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Racconti brevi parte I: “La giacca blu”

Cazzo. La sveglia.Woody Allen.Nel primo intenso respiro mattutino. Affannato. Impaurito di aver dormito una giornata, anche se a dir la verita’ non sei ancora sazio. Senza far partire il comando dal sistema nervoso, per abitudine e inerzia, mi sento i capelli bagnarsi da una pioggerellina fitta e fina, che contemporaneamente mi innaffiava le spalle e di riflesso i piedi.

 

Stamattina uso lo shampoo-balsamo di mia sorella. Non c’é. Ieri sera quella “ciofeca”dell’indiano mi ha fatto male. Mi sento gonfio e ho ancora quel sapore di marmellata acida mista a sapori che proprio non possono appartenerli. E’ come mettersi il piagiama ad un matrimonio. Saresti l’unico scemo, senza cravatta. Sgocciolando, prendo l’accappatoio. Cazzo che freddo! Mi asciugo i capelli. Intanto si e’ svegliata anche la mia ragazza. Lei riesce a continuare a dormire e farti il caffe’. Fa tutto ad occhi chiusi, perche’ dice che deve prima vedere come va a finire il sogno che stava sognando. “Ma i calzini miei, dove stanno??Me li avevi lavati TU!, l’ultima volta! perche’ ho solo un calzino blu e l’altro viola?Claraaaaaa!”…”Prima erano bianchi..Meglio cosi’ no?Hai piu’ scelta”…Me li infilo uguale, tanto, chi mi vede i calzini. Ieri ho comprato una giacca blu elettrico, stupenda. Un affare. Completo misto lana e cotone. Tre bottoni, naturalmente in tinta con la giacca. Colletto stile “smoking”. Jeans, che sotto la giacca mi fanno tanto smart-casual. Maglietta bianca neutro, quella della salute, per capirci.

Siamo sul motorino. Scarabeo 50 del ’90. Grigio metallizzato, sbiellato e cattivo, dal motore ruggente e mordente.” Sono gia’ le 9. Alle 9 e un quarto dobbiamo stare a Piramide. Siamo ancora a San Lorenzo…Comunque potresti fare anche piu’ piano, tanto ci sara’ tanta gente.”…Io, faccio finta di non sentire, o non ero cosi’ attento da ascoltare. Ero troppo concentrato nel pensare che stavo andando a fare un provino per fare la comparsa nel nuovo film di Woody Allen. Il cugino di un’amica di un’amica, faceva le foto per i provini. Che culo! In corsa su Via dei Sardi, tutto ad un tratto il manubrio inizia a sferzare e agitarsi come se avesse le pulci, ma non le zampe per potersi grattare. Un serpente morso da una vipera. Mi fermo. Accosto. Mi prendo tre strombazzate, tre bestemmie e uno sputo. Il cerchione della ruota di dietro, si era sgretolato dopo decenni di duro e impavido “servigio“.

 

In ritardo di mezz’ora prendiamo un taxi e nell’attesa, il secondo caffe’. I minuti di ritardo che facciamo sono cinquanta,ma siamo ancora in tempo.

“Non sorrideree… Sguardo seerio…Profoondo..Non fissare l’obiettivo…Fatto. Il prossimoooo”. Adesso tocca a me. Mi metto in posa. Mi sistemo il colletto della giacca. “No! Tu no! Hai la giacca blu elettrico e le scarpe verdi. Woody Allen odia il verde e soprattutto il blu elettrico. Il prossimoooo!”

E pensare che ieri, un barbone, un mezzo avanzo di galera, sul 19, mi ha pisciato sulle scarpe.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Notizie su Il Satanico

Il Satanico

6 Commenti

  1. loscemodelvillaggio
    loscemodelvillaggio

    Più che il provino sembra quasi la trama di un film di Allen.
    Spesso per fare l’attore basta essere se stessi e tutto vien da sé.
    Peccato che il regista non lo saprà mai.

  2. 😀 magari se gli facevi vedere i calzini cambiava idea!!!!! comunque complimentoni sei un grande….. 😀

  3. ho conosciuto capitan Wilmot in un freddo inverno romano. bellissimo il pezzo. come gli ho già detto è molto incalzante sul finale col gioco del punto ogni due parole. mi hanno colpito molto le scarpe verdi, anche perchè gliele vedo addosso vista la sua altezza da pagliaccio. ma il sito è gestito da ragazzi di san giovanni valdarno? E’ la mia meta estiva preferita. se vi va date un’occhiata al mio blog..è in costruzione . http://www.mirkomalcangi.blogspot.com

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