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“Diaz”, il film della settimana

Il nuovo lavoro di Daniele Vicari, “Diaz”, è il film della settimana su L’Indifferenziato. Le altre uscite del weekend: il fantascientifico “Battleship” di Peter Berg, il sentimentale “Bel Ami” di Declan Donnellan e Nick Ormerod, e infine altri due film italiani, la commedia “Ciliegine” di Laura Morante e il drammatico “Poker Generation” di Gianluca Mingotto.

“La più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”.

“Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, ovvero Non pulire questo sangue, è il nuovo film diretto da Daniele Vicari, già vincitore di due David di Donatello con “Velocità Massima” del 2002 come miglior regista esordiente e con “Il mio paese” del 2006 come miglior documentario di lungometraggio. Con lo stesso “Diaz” ha ricevuto il Premio del pubblico al Festival di Berlino, ex aequo con “Parada” di Srdjan Dragojevic e “Xingu” di Cao Hamburger.

Diaz è il nome della scuola di Genova, diventata tristemente famosa nel luglio 2001 in occasione del G8, e la pellicola è stata incentrata su quei fatti. Nel cast sono presenti Elio Germano, Jennifer Ulrich, Claudio Santamaria, Davide Iacopini, Rolando Ravello, Alessandro Roja e Aylin Prandi.

La trama del film. Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna. È il 20 luglio 2001, l’attenzione della stampa è catalizzata dagli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante il vertice G8 di Genova. In redazione arriva la notizia della morte di Carlo Giuliani. Luca decide di partire per Genova, vuole vedere di persona cosa sta succedendo. Alma è un’anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri. Sconvolta dalle violenze cui ha assistito, decide di occuparsi delle persone disperse insieme a Marco, un organizzatore del Genoa Social Forum, e Franci, una giovane avvocato del Genoa Legal forum. Nick è un manager che si interessa di economia solidale, arrivato a Genova per seguire il seminario dell’economista Susan George. Anselmo è un vecchio militante della CGIL e con i suoi compagni pensionati ha preso parte ai cortei contro il G8. Etienne e Cecile sono due anarchici francesi protagonisti delle devastazioni di quei giorni. Bea e Ralf sono di passaggio e hanno deciso di riposarsi alla Diaz prima di partire. Max, vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, comanda il VII nucleo e non vede l’ora di tornare a casa da sua moglie e sua figlia.Luca, Alma, Nick, Anselmo, Etienne, Marco e centinaia di altre persone incrociano i loro destini la notte del 21 luglio 2001.

Vicari ha spiegato,

“Dopo la sentenza di primo grado che assolveva i vertici della Polizia, con Domenico Procacci abbiamo avvertito l’urgenza di capire. Una volta letti gli articoli e visti tutti i documentari, ci siamo resi conto di quanto questo non bastasse. Serviva una chiave di lettura, qualcosa che fosse all’altezza dell’accaduto: la Diaz somiglia a un atto di guerra e come nelle guerre abbiamo rintracciato i destini incrociati e la pluralità delle esperienze”.

Continua il regista,

“Mi dispiace moltissimo non averlo potuto girare in Italia, perché un film così porta ricchezza: 10mila comparse, 200 persone di troupe, 120 attori, con tutto l’indotto. Abbiamo ricostruito tutto a Bucarest, solo per costruire la strada di duecento metri, un mese e mezzo di lavoro di artigiani.”

Vicari riesce a sfornare un grande film, soprattutto elevandolo eticamente, in una sorta d’opposizione e di denuncia verso coloro che esercitano violenza fisica e psicologica, cercando di mantenere un ordine democratico. E questo film cerca di ricordare tutti quei fatti, e che in futuro non si ripetano più.

Ecco il trailer.

Fonti: www.comingsoon.it, www.mymovies.it, articolo di Antonio Di Giacomo su “La Repubblica”, 25 marzo 2012.

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Mauro Stracqualursi
"Bisogna sempre essere ebbri. Tutto è in questo:è l'unica questione. Per non sentire l'orribile peso del tempo.. che vi rompe le spalle e vi curva verso la terra... Dovete inebriarvi senza tregua.[...] Ma di che? Di vino,di poesia o di virtù,a Vostro talento. Ma inebriatevi. E se talvolta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde d'una proda, nella solitudine tetra della Vostra camera, Vi destate, diminuita già o svanita l'ebbrezza, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che sfugge, a tutto ciò che parla, domandate che ora è: ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, Vi risponderanno: E' l'ora di inebriarsi! Per non essere schiavi martoriati del Tempo, inebriatevi,inebriatevi senza posa! Di vino,di poesia o di virtù... a Vostro talento.." "Inebriatevi" - C. Baudelaire.

un Commento

  1. Simone Casinelli
    Simone Casinelli

    Non avendo mai approfondito i fatti di genova del 2001,questo film mi ha veramente sconvolto!

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