Finalmente Cadel Evans riesce a conquistare la gara più importante del circuito ciclistico, il Tour de France. Dopo aver perso nel 2007 per soli 23 secondi, e nel 2008 per meno di un minuto, questa volta l’australiano riesce a ribaltare le sorti del Tour nell’ultima decisiva cronometro di Grenoble, battuti i due fratelli lussemburghesi, Andy e Frank Schleck (prima volta al Tour de France di due fratelli sul podio di Parigi). Mentre non riesce l’impresa all’idolo di casa, Voeckler, di salire sul podio.
“Solo” quinto posto per il favorito della vigilia, lo spagnolo Contador, già vincitore in questa stagione del Giro d’Italia. Per i colori azzurri, settimo posto per Damiano Cunego e ottavo posto per Ivan Basso. Sicuramente un ottimo piazzamento per Cunego, mentre una mezza delusione per il portacolori della Liquigas.
Dopo la “non battaglia” sui Pirenei, sulle Alpi i favoriti si sono giocati fino all’ultimo la vittoria. Andy Schleck, con un attacco da vecchi tempi, ha cercato di far saltare il banco, ma deve rimandare ancora la conquista della maglia gialla. Per il più giovane dei fratelli, qualcosa da rimproverare c’è, prima di tutto aver sottovalutato Evans (come del resto, la stampa francese) e aver considerato solo un avversario, Contador. Un altro elemento forse, è stato l’atteggiamento della Leopard, squadra degli Schleck, che non hanno puntato forte solo sul più giovane dei fratelli.
Chi non esce sconfitto è sicuramente lo spagnolo Contador, campione uscente, nonostante qualche fastidio al ginocchio, ha saputo infiammare l’ultima settimana con l’attacco su L’Alpe D’Huez. Un’edizione, la novantottesima, che ha dimostrato ancora una volta la superiorità della corsa transalpina, con il proprio fascino ed appeal. Purtroppo, ancora una volta, noi italiani siamo rimasti a guardar vincere gli altri. Le prospettive non sono delle migliori, ma per il futuro c’è sempre un corridore del calibro di Vincenzo Nibali. Sugli Champs-Elysées, oltre il trionfatore Evans, il migliore nelle tre settimane, Mark Cavendish vincitore della maglia verde, Samuel Sanchez di quella a pois e Pierre Rolland di quella bianca dei giovani. Un vincitore, Cadel Evans, che all’età di 34 anni riesce a coronare, meritatamente, il sogno di tutta una vita.