Costituzione e Territorio: per una idea non astratta dei diritti.
Venerdì 9 febbraio, presso la sala di rappresentanza della Villa comunale di Frosinone, L’Anpi Provinciale ha organizzato un importantissimo convegno pubblico con lo scopo di affrontare un tema tanto importante quanto non ancora sufficientemente indagato: il rapporto tra Costituzione e Territorio.
Spiegano gli organizzatori: «Vogliamo iniziare un percorso per comprendere, con l’aiuto di intellettuali ed esperti di massimo livello, le ragioni reali della mancata o parziale realizzazione del progetto costituzionale di Paese, e per farlo vogliamo mettere a fuoco gli ostacoli alla sua realizzazione nei territori, ossia nei luoghi di effettiva organizzazione e svolgimento della vita sociale ed individuale dei cittadini.
Lavoro, tutela del territorio e della salute, scuola, servizi, non sono nelle condizioni previste dalla Costituzione, la programmazione non rientra più nelle modalità della politica e dell’amministrazione, se non per singoli progetti e per brevi o brevissimi tempi. Ma cosa, quali forze ostili, quali ostacoli concreti ed oggettivi hanno frenato il grande respiro di modernizzazione civile che i Costituenti progettarono ed offrirono all’Italia? E come recuperare o rinnovare quella visione, come aggiornarla ai nostri tempi, con quali compiti per i cittadini? »
Non possono passare inosservati gli illustri e competenti relatori chiamati ad intervenire: il Prof. Pasquale Beneduce docente di Giurisprudenza dell’Università di Cassino, Vincenzo Calò del Comitato Nazionale dell’Anpi, il Professor Gaetano Azzariti, Costituzionalista e Docente ordinario di Diritto Costituzionale all’Università La Sapienza e il Vice Presidente Nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. L’importanza dell’evento è sottolineata anche dalla Presenza del Comitato Regionale dell’Anpi che sta profondendo forte impegno per la promozione del convegno.
Intendiamo questo momento come l’inizio di una riflessione più ampia, in grado di coinvolgere in successive tappe le altre forze sensibili sul tema: sindacati, partiti, associazioni, cittadini impegnati o semplicemente interessati, scuole, luoghi di lavoro, insomma ogni soggetto che possa occuparsene con noi. E’ un impegno molto grande, ma pensiamo che le forze dell’ANPI provinciale lo consentano. Studiando, riflettendo, confrontandoci, questo è il modo in cui noi intendiamo la lotta democratica per l’affermazione dei valori della Costituzione figlia della Resistenza. Lasciamo, dunque, ad altri la lamentela e lo scandalismo, e concentriamoci sulle possibilità, spiega, infine, il Presidente Provinciale Giovanni Morsillo.