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La sintesi del declino

Il caso Alma Shalabayeva e l’uscita infelice di Calderoli rappresentano due  eventi diversi  tra loro, almeno in apparenza, ma  in fondo ci comunicano un messaggio chiarissimo: il declino, sempre più conclamato, della classe dirigente italiana. L’inadeguatezza  dei protagonisti e la pochezza di idee  dell’ultimo ventennio di vita politica italiana sono ormai lapalissiani.

L’Affaire Kazakistan ha dell’incredibile: il nostro Stato che una volta aveva l’illusione di essere la culla del diritto, ha permesso ad una nazione arcinota per la scarsa democrazia, ma ancor di più per il pochissimo rispetto dei diritti, di riprendersi, contro la propria volontà, la moglie e la figlia del leader dell’opposizione.  Se si analizza la dinamica dei fatti si resta ancor di più sbalorditi: con un’azione degna dei miglior film di spy-story, le forze dell’ordine hanno, prima, assaltato la donna e la bambina e poi, con una celerità mai vista prima, hanno consegnate “le clandestine” ai diplomatici di Astana. Il premier Letta da buon democristiano ( buon sangue non mente) ha fatto finta di nulla girandosi dall’altra parte, Alfano, l’architetto  della grande operazione, continua a negare pur essendo stato preso con le mani nella marmellata. Il Ministro Degli Esteri, Emma Bonino, che da cittadina e politica si batteva per i diritti umani con mille iniziative e scioperi si è limitata a dire: “Abbiamo fatto una figuraccia”. Il pastrocchio del governo tecnico ci porta anche a questo: le poche cose da realizzare non si fanno, ma collezioniamo figure degne di Fantozzi. Proprio il Kazagate, rischia di mettere in discussione il premier: Il PD, riuscirà grazie ad un sussulto di dignità a votare le dimissioni di Alfano oppure resterà sotto il diktat di Berlusconi? Non sapendo bene cosa fare, i democratici fanno la cosa che gli riesce meglio: si spaccano.

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La seconda immagine è quella poco graziosa di Calderoli che si permette di dare dell’orango ad uno dei pochi Ministri che si sta comportando degnamente in questo governo, Cecile Kyenge. In questo ritratto c’è tutta la crisi culturale che pervade l’Italia: è possibile nel 2013 fare discriminazioni per il colore della pelle?  La Lega nonostante un razzismo da quattro soldi, la sua mentalità medievale, i suoi insulti continui al tricolore e ad una parte d’Italia, è stato un partito di Governo. Il problema è ancor più grave,  quindi, poichè  queste parole non sono uscite dalla bocca di una persona qualunque, ma sono state pronunciate dal Vice Presidente del Senato della Repubblica Italiana. Ridicola e imbarazzante  é  la reazione di chi, ora, professa sdegno, ma è stato responsabile dell’affidamento di una  carica di tale levatura  ad un individuo che è riuscito ad esclamare:

 

“Dare il voto agli extracomunitari? Un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi”.

“La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni… Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni”.

“Gli immigrati tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie”

“Veltroni ha qualcosa da dire sui fucili? E allora gli porteremo i cannoni”.

“Metto personalmente fin da subito a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe costruire la moschea!”

“Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni”.

“Pacs e porcherie varie hanno come base l’arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni”.

“Il cristiano che vota a sinistra si schiera dalla parte del peccato e del demonio”.

“Una salva davanti, una salva dietro al limite delle acque territoriali e vedrete che le barche non partiranno più”.

“Come si sa, preferisco la legge del taglione”

“Ci sono etnie con una maggiore propensione al lavoro e altre che ne hanno meno. Ce ne sono che hanno una maggiore predisposizione a delinquere”

“Non vorrei mai fra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato”

“Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po’ di saggezza della croce a quel popolo di pedofili!”

“Accoltellarli è troppo, però due calci nelle palle ai gay li darei anch’io”

“La fogna va bonificata e visto che Napoli oggi è diventata una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano”.

“Quando dico che la nazionale francese è formata da neri, musulmani e comunisti, dico una cosa oggettiva ed evidente. La Francia è una nazione multietnica, visto il suo passato colonialista, cosa di cui io non sarei fiero”.

 

Davvero ci meritiamo tutto questo? Sono convinto che quando in futuro rifletteranno su questo periodo e  su questa classe politica non riusciranno a capire come tutto questo sia potuto accadere.   Non saranno  perdonati neppure quelli chi si sono comportati come gli struzzi, non muovendo neppure un dito per provare a cambiare le cose. Mi vengono in mente, a riguardo, le parole del grandissimo Fabrizio De Andre:  “Anche se voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti”.

 

 

Fonte: http://www.huffingtonpost.it/andrea-purgatori/la-horror-parade-di-calderoli_b_3597057.html?utm_hp_ref=italy

 

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Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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