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Senza di te ho perso un po’ d’ilarità

Alla ripresa del campionato di C2 i ragazzi del Gasp conquistano un importantissimo successo portandosi così a un passo dalla zona salvezza che a questo punto non è più un miraggio. Seconda vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei gare. Cifre, statistiche e persino le consuete pagelle passano però in secondo piano perchè quella contro il Borgo Flora è stata soprattutto la prima partita casalinga della nuova Sangiovannese senza Umberto Zimarri. Per qualcuno un 2 novembre, per qualcun altro un 25 aprile.

Torna presto, ma anche no...

Il rude (pravo) calciatore da sempre ha diviso i tifosi e i giorni dell’abbandono di fine 2011 non hanno fatto altro che inasprire la frattura. Alcuni ultras, saputa la notizia del trasferimento, hanno anticipato i festeggiamenti di capodanno e tuttora girano per San Giovanni improvvisando trenini al ritmo di “Brigitte Bardot Bardot, Brigitte Beijou Beijou…”. Altri, invece, si erano dati appuntamento per un sit-in sotto la casa del dirigente A. D’Arpino nella vana speranza di vedere Zimarri affacciarsi dalla finestra pronto a mostrare la maglia numero 5 come simbolo di un rinnovato amore. Ma questa storia, ahimè, non ha un lieto fine perchè mentre qualcuno cantava  ” siam venuti fin qua per vedere Zimarri resta’ ” sul suo letto era già pronta la valigia (quella di un lungo viaggio) destinazione Real Pontecorvo.

Obiettivamente questo adulterio infame lascia ferite profonde, ma almeno per chi scrive sarà difficile dimenticare quel calciatore dai muscoli in acciaio inox 18-10 che quando lo guardavi in azione ti veniva da pensare “questo dev’esse il fratello gemello della tizia di Mediashopping, quella che si fa gli after di tapis roulant”.  Pochi i momenti degni di nota della stagione di Zimy: un solo gol, tanta panchina, qualche entrata spezzadenti e molta grinta, pure troppa. Ma in fondo a scaldare il cuore dei tifosi era proprio quello sguardo demoniaco, quell’incedere animalesco, la bava alla bocca, insomma il suo fare da lupo mannaro. Dispiace dunque per il trasferimento nel paese più voyeuristico della ciociaria , ma ancor di più ci rattrista non averlo visto al Master Club di S. Cataldo nemmeno tra il pubblico. I più informati comunque raccontano di una presunta vacanza sulla neve con alloggio in un imponente e inquietante hotel del Colorado in compagnia di un certa Wendy. L’ambiente ideale per scrivere quel romanzo-inchiesta di cui al momento si conosce soltanto il titolo, Ciov(e) governo ladro.

Ad ogni modo, scopiazzando una vecchia rubrica della Gialappa’s, ci piace ricordarlo così…

LE PAGELLE

 

Guanto di sfida a D'Arpino per la maglia più brutta del secolo

Christian Lombardi 7

Un po’ come Julio Sergio sotto la gestione Spalletti: “il miglior terzo portiere del mondo”. Negli ultimi mesi s’è diviso tra il ruolo di spettatore/cornacchia in tribuna e quello di reporter d’eccezione con un’indipendenza di giudizio a metà tra Carlo Pellegatti e Emilio Fede. Calciatore di futsal, invece, quasi mai. Nonostante ciò, il caro Lombardi non ha mai perso le speranze credendo fermamente che il portiere della Sangiovannese sarebbe dovuto essere un “prodotto” autoctono. NO quindi ai calciatori di Tordoni, men che mai a quelli di Francoforte soprattutto se prossimi a smettere le scarpe da calcetto per delle più comode De Fonseca. Tenace come pochi, fattucchiere come alcuni, macumbaro come nessuno, riesce a battere la concorrenza di D’Arpino a colpi di spilloni voodoo tra capo e collo di una bambolina vestita di rosa con il numero 14 sulle spalle. Poi, con la squalifica di Lepore, ecco che il nostro Steven Bradbury risale inaspettatamente nelle gerarchie del Gasp.  Si presenta in campo con una maglia colore di quei giorni lì che tiri avanti a Enterogermina e 0.40 di tè con tanto limone. Ma, abbigliamento a parte, non sfigura affatto: puntuale nelle uscite basse e persino migliorato nei rilanci. Sull’ “audio” invece c’è  da lavorare  ancora parecchio: ogni parata, anche la più banale, è accompagnata da suoni a dir poco agghiaccianti. Vince a mani basse il contest ” miglior imitatore del maiale sgozzato senza l’ausilio della pistola”.

Carlo Petrucci 6.5

Chiedi in giro qualche informazione sulle mosse di mercato della Sangiovannese e ti dicono che D’Arpino si sta facendo in  quattro per tesserare “il cugino di Poggetto”, allora tu morettianamente rispondi: “Vabbè, continuamo così, facciamoci del male.” Poi lo vedi in campo e capisci che ti stavano a piglia’ per il culo, che la parentela se c’è non si vede e che questo è forte, cazzo s’è forte…! Certo, quella contro il Borgo Flora non era la sua partita (decisamente più vicina al calcio che non al futsal) e quel campo sintetico di patate non esalta le doti tecniche del grande campione. Un po’ come Dante quando in tv scrive sulla carta igienica.   

Daniel Ricci 8

Quando l’uomo che sussurrava ai cavalli (Soldatino, King e D’Artagnan) fa il suo ingresso in campo con la fascia di capitano in bella mostra, sugli spalti in pochi resistono alla tentazione di sgrattugiarsi i gioielli di famiglia. Sono ancora vivi i ricordi di un passato recente fatto di cocenti delusioni, tant’è che qualche tifoso eccede  rischiando di oltrepassare il confine che separa la rattata dall’autoerotismo. Il pensiero di tutti va all’equazione “Ricci leader = Sconfitta assicurata”, ma questa volta il numero 8 spezza la maledizione della fascia di capitano e trascina la squadra al successo. Galvanizzato da una vittoria al Bingo sulla ruota del tendone di San Giovanni, sveste finalmente il guscio di Calimero  e dà prova di poter essere una grande capitano (Vabbè, comunque contro il Borgo Flora so’ capaci tutti. Ndr). Un gol dalla distanza, un rigore trasformato, una buona gara.Titolo di “man of the match” per lui. Intendiamoci, la partita di Tedeschi è decisamente migliore, ma è così raro vedere Ricci senza crolli emotivi che sembra giusto non buttare via l’occasione di regalargli un premio.

Federico Renzi 7 –

Qualcuno (Luca “Poggy” Petrucci) pur di soffiargli il posto s’è lasciato prendere la mano con le macumbe causando qualche problemino al povero sindaco di San Cataldo, colpevole soltanto di possedere un sinistro al fulmicotone di cui la Sangiovannese non può proprio fare a meno. Renzi però di questa squadra è una bandiera (pur se ingiustamente senza fascia al braccio) e alla ripresa del campionato è lì pronto a lottare dal primo minuto con tutti gli altri, più di tutti gli altri. Da segnalare nel secondo tempo un trick con LT premuto e rotazione dell’analogico sinistro un po’ a casaccio: ne viene fuori una roba bella da vedere, ma in realtà troppo fumosa per essere efficace. Utile però per girarsi verso Poggetto e dirgli con aria indispettita qualcosa tipo “C’hai culo che non riesco a sta in campo pe tutta la partita!”

Matteo Di Manna 7 –

A meno di 24 ore dalla gara l’oracolo Ricci si era lasciato sfuggire un “mi sento che domani vinciamo con il gol decisivo di Matteo” e visti i precedenti è già una fortuna sapere che Di Manna ha poi concluso la partita incolume. In realtà, il gol pronosticato è arrivato, pur se con gli avversari sotto la doccia già da un pezzo. Ciò nulla toglie però alla bellezza di quel tiro a incrociare sul secondo palo. Una rete che riscatta una partita fino a quel momento macchiata da alcuni errori: leggi qualche palla di troppo persa sulla mediana. Il nostro numero 3 lo sa e nel festeggiare sfoga tutta la sua rabbia colpendo con affettuosi calci un telone posizionato a bordo campo che aveva scambiato per un suo caro compagno di squadra.

 

... Gennaio ...

Luca Petrucci 5.5

Siamo pronti a scommettere: tempo qualche gara e l’intellighenzia del tifo sangiovannese tirerà fuori la storia che Poggetto gioca qualche spezzone di partita soltanto perchè “cugino di…”. Meglio smentire preventivamente queste malevolenze: il “fu 55” (oggi 9, mezzo Cissè) ha sempre fatto le sue comparsate sul terreno di gioco e non certo per le parentele ragguardevoli che pur può vantare. Il Petrucci “diversamente forte” va in campo perchè la società vuole sfruttare al meglio l’effetto calamita (senza accento sulla “a” finale) sulle teenagers. E a tal proposito va citata la partnership con la rivista Top Girl che questo mese offre alle lettrici l’esclusivo calendario 2012 del nostro Francesco Coco. Inutile stare qui a raccontare delle edicole prese d’assalto che si sono dovute attrezzare con i numeretti, tipo banco salumi della Conad.  Interessante invece vedere il Gasp che per obblighi pubblicitari è costretto in qualche modo a metterlo in campo a metà del primo tempo, ma poi lo sostituisce nel giro di 3 minuti pescando dal cilindro una scusa paraculissima: “Luca, il ginocchio che ti faceva un po’ male…  c’ho ripensato, meglio che non rischiamo, dai, sei troppo importante per questa squadra“. Torna in campo nella seconda frazione, ma scoraggiato dalla precedente sostituzione, si fa notare soltanto perchè spesso in ritardo sul pallone. Che poi la sostituzione c’entra poco: l’ammonizione per trattenuta da dietro sta diventando un po’ il suo marchio di fabbrica e la rimedia già nel primo  tempo.

Aureliano Petrucci 8
Complice quell’aria da “Arbitro, ma quando fischi la fine?! Io mi sto a rompe. Voglio anda’ a gioca’ a casa con Manuel” in alcuni momenti della partita non gli daresti nemmeno una lira. Invece questo qua, zitto-zitto, ha già realizzato una cariolata di gol: 13 per l’esattezza e tutti nella seconda parte del girone d’andata in un crescendo rossiniano. Anche contro il Borgo Flora non si fa mancare la doppietta e per il Gasp escluderlo dal quintetto base è ormai  impossibile.  Bomber di razza, nel senso che ha lo stesso cognome dell’oriundo Carlos.

Mattia Tedeschi 8 +

Dopo quell’inizio campionato terrificante, è diventato da tempo il simbolo del riscatto sangiovannese. Lui è un po’ l’Agostino Di Bartolomei. Il Gasp è il Nils Liedholm della situazione che, con un’ intuizione tanto semplice quanto geniale, arretra il giocatore cambiando forse le sorti del nostro campionato.  Nella partita contro i borghigiani, tanto per cambiare, si conferma il solito baluardo insuperabile. Regista da palma d’oro in fase d’impostazione, ruba palla, regala assist, si procura un rigore. Insomma, quando si dice onnipresente. Un unico problema nel corso della gara: quando Carlo Petrucci fa il suo ingresso in campo, dagli spalti è tutto un susseguirsi di Vai Balotè!!!/Fagli vede’ Balotè!!!/Bella Balotè!!! e il povero Tedeschi è lì a chiedersi “perchè lo chiamano Balotelli se lui non è COME ME?”

Giorgio Tori 6 +

Non ha quella “erre moscia” che, vista la storia della Sangiovannese degli albori, è quasi un must per ogni centrale con attitudini difensive. Nonostante ciò, si fa notare per la buona intensità agonistica. Mai tenero nelle entrate, prende un po’ tutti a sportellate.

All. Fiorenzo Gasparri 7

Cinque vittorie nelle ultime sei partite, rendimento da grande squadra.  Il Gasp fa sognare i tifosi. Ottimo il lavoro svolto con i giovani Petrucci (Aureliano, eh!) e Tedeschi. Certo, però Cichelli in panchina per tutti i 60 minuti più recupero… Vabbè, nessuno è perfetto.

Note:

La Sangiovannese dedica questa vittoria ad Andrea D’Arpino, ormai soprannominato “Memento” per via di quel tatuaggio sul petto: “Devi dare da mangiare ai pappagalli”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

HIGHLIGHTS, MOMENTO CLOU, MAN OF THE MATCH

(CLIKKA SUL LINK QUI SOTTO)

http://www.youtube.com/watch?v=DGeldsV9EuQ

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Notizie su Il saltimbanco

Il saltimbanco

10 Commenti

  1. Il Satanico

    Bellissimo articolo…mi sono ammazzato dalle risate come al solito…un appuntamento ormai imperdibile come il caffè mattutino o la scommessa domenicale…vengo colto però da un’incredibile e triste notizia, quella dell’abbandono del calciatore Zimarri Umberto…compagno di vita e insostituibile amico a cui rivolgo tutto il mio affetto e il mio sostegno per la decisione non poco facile che ha preso…vorrei aggiungere al meraviglioso “coccodrillo” lasciato dagli autori dell’articolo, una canzone che secondo me rispecchia l’amore che Zimarri prova per gli scarpini e il sudore e le partitelle fatte fin da quando eravamo bambini…questa è tutta per te! Grande Zimy!!! http://www.youtube.com/watch?v=OKAdRE_d_SQ

  2. Bellissimo articolo, come sempre!!! Ringrazio anche l’autore per la splendida dedica. Chi mi conosce, sa benissimo i motivi di questa scelta non facile: personalmente ho sempre più amato il calcio al calcio a 5. NON CI SONO MAI STATI PROBLEMI CON LA SOCIETà, CON IL MISTER E SOPRATTUTTO CON I COMPAGNI. La sceltà del trasferimento è stata solamente dettata dalla voglia di tornare ad allenarmi in un altro sport, perchè calcio e futsal sono due sport completamente diversi.Ci tengo a sottolineare che non sono stato presente perchè c’era la partita dei pulcini del Team Soccer Psgi che ho il piacere di allenare, però nonostante questo sono sceso comunque giu al campo per salutare i compagni e fare un grosso in bocca al lupo. DAI RAGAZZI CHE LA SALVEZZA è SEMPRE PIù VICINA!!!!

  3. Con in voti ti sei tenuto troppo alto secondo me questa volta, soprattutto nei miei confronti! Darmi un 7 meno per 5 minuti totali giocati mi sembra eccessivo!! Comunque definire Christian “il nostro Steven Bradbury” è stata una genialata! Fantastico!!!

  4. Luca Petrucci

    ahahahah… sei sempre fantastico, solo alcune precisazioni, so entrato dopo 5 minuti e non a metà primo tempo, e so rimasto in campo per quasi tutta la prima frazione di gioco. nel secondo tempo quando mancavano pochi minuti il mister mi ha detto che se avevo dolore era meglio non rischiare e non nel primo tempo. il giallo l’ho preso nel secondo tempo, non nel primo. come al solito non c’hai azzeccato a niente! ma ripeto sei fantastico nelle tue pagelle! bacino!

  5. Christian Lombardi
    Christian Lombardi

    hahahah geniale… il “ci piace ricordarlo così” è a dir poco commovente

  6. loscemodelvillaggio
    loscemodelvillaggio

    Mitico.E’ un appuntamento immancabile ormai sta rubrica.

    Non sapevo che Christian servisse messa nel pregara.Con quella maglia addosso sicuramente proveniva della chiesa di san Cataldo dove avrà celebrato l’eucarestia.
    Comunque grandi ragazzi.Avanti così.
    Ps.Fede non fa il modesto su…

  7. Il saltimbanco

    Grazie a tutti! 😉

    @Federico
    La qualità più che la quantità. Hai giocato poco ma bene. E poi 6 punti di voto sono soltanto per quel numero da circo. C’è qualche tuo collega che da 3 giorni non mangia e non dorme, è lì davanti allo specchio di casa che ostinato prova a ripetere la giocata.

    @Sigmund Aluc
    Hai ragione ho fatto un po’ di confusione tra 1° e 2° tempo, però invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. 🙂
    Comunque non è affatto semplice seguire la partita con gli occhi annebbiati dalle lacrime per via della partenza di Zimarri. E ora non essere troppo geloso…

  8. Supertramp

    Come sempre,fenomenale!
    l’unica cosa positiva dell’inizio settimana è l’articolo del Saltimbanco!
    Comunque,passando alla squadra,si vedono i miglioramenti anche se non è stata la miglior partita della sangiovannese.
    E ora tutti pronti per il Pontina!

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Sali