Eravamo rimasti in medio oriente, dopo esserci deliziati con le straordinarie avventure contenute in Shantaram ( spero davvero per voi che abbiate travato il modo di leggerlo ) abbiamo ora la possibilità di dare seguito al nostro viaggio. Per raggiungere la prossima meta stavolta useremo il treno ma non sarà una tratta normale, abbiamo infatti l’onore e il privilegio di salire a bordo del mitico e lussuosissimo Orient Express.
Questo treno da sogno ci riporterà verso il nord-ovest dell’Europa, fino ad arrivare nella terra da cui eravamo partiti. Tale viaggio è un pò un ritorno alle origini della rubrica, ho intenzione infatti di riportarvi in Inghilterra per parlarvi di un’altra penna inglese e in modo speciale della sua opera più rappresentativa, pietra miliare della letteratura a tinte gialle.
Signore e signori… la signora del giallo : Agatha Christie con il classico universale nel suo genere : “ Assassinio sull’Orient Express ”.
Agatha Mary Clarissa Miller, meglio nota come Agatha Christie, ha tra i suoi personaggi due figure che spiccano in particolar modo : l’investigatore belga Hercule Poirot e l’anziana indomabile indagatrice Miss Marple.
A dover affrontare l’enigma dell’ Orient Express sarà il primo.
Poirot, che si trova sul convoglio per affari personali, verrà chiamato a districarsi in un complesso caso di omicidio : un passeggero è rinvenuto cadavere in una cabina-letto, chiusa a chiave dall’interno. L’uomo appare stroncato da diverse ferite da lama. Intuire il movente sarà estremamente complicato, ben più arduo e apparentemente impossibile risulterà l’individuazione del vero colpevole tra i vari passeggeri e i membri dello staff del prestigioso treno.
All’interno dell’Orient Express, che attraversa un’ Europa innevata di quasi un secolo fa e che sfila tranquilla attraverso i finestrini dei vagoni, prenderà vita la complessa indagine del baffuto Poirot affiancato dal responsabile della tratta Istanbul – Calais.
Tra arredamenti lussureggianti, inquietanti pasti nel vagone ristorante, notti insonni e molteplici interrogatori a tappeto, l’enigmatico caso inizierà lento e tranquillo per poi essere caratterizzato da eventi, personaggi, dubbi, domande e intuizioni che si avvicenderanno nella storia con sempre maggiore frequenza. Proprio come l’andatura di una locomotiva, che uscendo dalla stazione prende progressivamente velocità.
In questo romanzo è come se Agatha Christie sfidasse il lettore ad individuare l’assassino, mettendogli a disposizione tutti gli elementi che servono per risolvere un caso di omicidio : dettagli ambientali, le deposizioni dei viaggiatori ed i particolari delle loro rispettive personalità che si evidenziano dai vari interrogatori. Questa struttura ha la capacità di far sentire il lettore parte attiva nel brillante rompicapo.
Se siete appassionati di gialli ma non avete sullo scaffale questo volume non ditelo in giro. Vergognatevi e andate a riparare in fretta perché è inutile leggere qualsiasi altro giallo o thriller se vi manca questo volume, che può essere ben considerato ‘ l’ a-b-c ‘ in tal genere letterario. Tra l’altro, al contrario del volume di cui ho parlato nell’ appuntamento precedente, questo libro è molto più economico.
Venne scritto durante un soggiorno in un albergo di Istanbul che oggi è un museo dedicato ad Agatha, il Pera Palace Hotel, e fu inizialmente pubblicato a puntate. Nel 1934 tali puntate vennero raccolte in un unico libro e arrivò al pubblico italiano l’anno successivo con l’edizione Mondadori. Come spesso accade con tutti i migliori romanzi anche di questo venne prodotta la versione cinematografica. La pellicola contribuì a dare notorietà a quest’opera, che col tempo è diventato un classico inossidabile.
E’ possibile battere sul tempo Poirot?
Esiste qualcuno capace d’individuare l’assassino prima che sia la regina del giallo a porlo sotto il naso?
Secondo me no.
ho un debole per agatha christie, credo che hercule poirot sia un’icona a cui la sinistra dovrebbe ispirarsi nella propria azione politico-sociale, molto più di papa giovanni, nelson mandela e il cardinal martini.
Forse è alla sinistra che Poirot si sarebbe dovuto interessare per capire cos’è e cosa fà…
Peccato che Poirot non esiste,e forse manco la sinistra.