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Best goal mondiali – parte 2

I Mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita e scandiranno quelli di chi verrà”, così Federico Buffa su Sky descrive, nella sua intro, la mini-serie Storie Mondiali. Frase semplice, efficace e come spesso accade quando si accostano questi due aggettivi, pura verità. I Mondiali di calcio sono nel tessuto sociale, appartengono a quelle competizioni in cui lo sport esce dal rettangolo di gioco e diventa qualcosa di diverso, indefinito per alcuni aspetti, anestetizzante per altri,  ma forse anche per questo un pò magico.La Coppa del Mondo riflette e amplifica come un enorme specchio aspettative, speranze, problemi. Anche adesso se riflettiamo per un secondo sta succedendo esattamente questo: un paese diviso in due tra il boom e la povertà. Una parte immersa nel gioco, l’altra nella miseria. Qualche ben pensante darà la colpa di questo anche alla competizione che invece sta mostrando la realtà di un mondo a due velocità. Forse è proprio questo il grande tema dei nostri giorni. Se pensiamo alle sfide del passato è evidente che Germania Est- Germania Ovest può rappresentare un’immagine perfetta di quel mondo diviso in blocchi degli anni 70,  i desaparecidos e la dittatura si  incrociano in Argentina 78 ma  anche la meno famosa Iran- Usa nel mondiale Francese rientra perfettamente in questo quadro.

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La seconda parte del viaggio nei best goal mondiali parte dal mitico Mundial 82 in Spagna ad Usa 94: edizioni che hanno visto le gesta di campioni come Zico, Maradona, Platini e Baggio, Romario solo per citarne alcuni.  Gemme di pregevoli fattura, figlie del genio artistico di questi campioni. Oppure reti segnati da Meteore Mondiali come il nostro Totò Schillaci. Buona visione.

Spagna 1982

E’ il nostro Mundial: del vecio Bearzot, di Pablito Rossi, dell’urlo di Tardelli di quell’Italia operaia che riesce a sconfiggere il super favorito Brasile di Zico, Eder e Socrates. Forse la nazionale verde-oro più forte di sempre.  La grande sorpresa è la Polonia di Leto e Boniek.

Messico 1986

Diego Armando Maradona, Gracias Dios:  por el futbol, por Maradona. Queste le parole del telecronista argentino alla più bella rete di tutti i tempi. E’ il mondiale di Maradona per la mano de dios e per gli 11 tocchi.  E’ il mondiale del suo genio.  La partita della svolta è neanche a dirlo il quarto contro l’Inghilterra giocato in un clima tesissimo a causa della guerra delle Falkland tra le due nazioni. La grande sorpresa è il Belgio che arriva fino alle semi-finali. Da sottolineare il passaggio del turno del Marocco prima squadra africana nella storia  a superare la prima fase. Da sottolineare le ottime prestazioni di Gary Lineker capocannoniere con 6 reti, ed Emilio Butraguegno autore di 5 goal.

Italia 1990

Eccoci arrivati alle Notti Magiche: alle reti di Totò Schillaci e Roberto Baggio e a quel sogno infranto contro l’Argentina. Vince la Germania in una finale  non  certo passata alla storia per la bellezza.  La sorpresa del torneo è rappresentata dai leoni del Camerun ( trascinati dal mitico Roger Milla) che si spingono fino ai quarti di finale.

Usa 1994

Ancora una volta tra l’Italia e la Coppa del Mondo ci sono quei maledetti 11 metri. Si arriva in finale, ma gli errori di Baggio, Baresi e Donadoni fanno festeggiare per la quarta volta il Brasile. La Bulguria di Stojckov e la Svezia di Brolin sono le rivelazioni. I capocannonieri saranno Stojckov e Salenko con 6 reti, mentre sarà nominato miglior giocatore della competizione, il  brasiliano Romario.

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Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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