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Terremoti: e se si potessero prevenire?

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L’Italia da sempre e’ un paese ad alto rischio sismico. Solamente nell’ultimo secolo diversi terremoti hanno portato morte e distruzione.

Basta citare alcuni tra i piu’ catastrofici terremoti del nostro paese per numero di vittime e danni arrecati. Messina 1908 (100mila morti), Avezzano 1915(33mila morti), Irpinia 1980 (3mila vittime), L’Aquila 2009 e Amatrice 2016 (circa 300 vittime entrambi).

L’appennino e’ in movimento e si sta distendendo di qualche centimetro ogni anno. Il movimento tettonico del nostro paese e’ tra i piu’ studiati al mondo. Resta pero’ difficile prevedere con esattezza se un terremoto si verifichera’.

Storicamente in molti dei disastri avvenuti, uno sciame sismico ha preceduto il sisma principale, come avvenne per L’Aquila nel 2009. Tuttavia non sempre cio’ si verifica, ed e’ il caso del recentissimo terremoto di Amatrice. Qui nessuno sciame premonitorio e’ stato avvertito prima del grande sisma di magnitudo 6.0 della scala Richter.

Eccoci dunque a dover affermare che i terremoti in Italia sono un problema che va affrontato facendo alcune considerazioni. Il terremoto di per se’ non uccide, ad uccidere semmai sono le costruzioni che l’uomo ha edificato nel tempo senza tener conto della resistenza ai sismi. Ma sebbene in epoche lontane le tecniche costruttive “non moderne” potrebbero giustificare il crollo degli edifici, diverso e’ il discorso se edifici moderni crollano. In quest’ultimo caso, bisognerebbe che il paese faccia un esame di coscienza sul perché in un territorio altamente sismico come l’Italia si sia costruito “dove” non si doveva e “come” non si doveva. Questo e’ ingiustificabile alla luce dei numerosi errori strutturali che sono emersi dopo gli ultimi disastri italiani.

E’ dunque il momento di stabilire un piano su scala nazionale. Il governo stanzi fondi destinati ai privati per la messa in sicurezza del paese. Come? Sia rinforzando costruzioni storiche, sia imponendo rigidissimi criteri per la costruzione di nuovi edifici. Sebbene tutto cio’ richieda forse diverse generazioni, e’ l’unico modo che il paese possiede pe potere in future evitare perdite inutile di vite umane oltre che beni culturali.

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Notizie su Ivan Buttarazzi

Ivan Buttarazzi
Sono un ricercatore all'estero, in Gran Bretagna, presso una multinazionale farmaceutica e mi occupo di studiare farmaci per malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson).

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