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Tommaso Sala – I campioni si raccontano

Il Primo numero del 2016 della rubrica “I Campioni si raccontano” è dedicato ad una delle maggiori promesse dello sci azzurro: Tommaso Sala. Il giovane sciatore, specializzato nelle discipline tecniche, ha esordito quest’anno in Coppa del Mondo grazie ai suoi risultati prestigiosi  nelle categorie Giovanili. Classe 95,  a soli 17 anni anni viene convocato per EYOF (European Youth Olimpic Festival), le mini olimpiadi in Romania e nello stesso anno vince i campionati italiani di gigante.  Arruolato nel corpo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, successivamente ha partecipato ai Campionati Italiani Assoluti e alla Coppa Europa. Appassionato di Filosofia, amante dei motori viene descritto come un atleta determinato, grintoso e dotato di una grande forza interiore e di volontà.
Al nostro nuovo “amico” possiamo solo che augurare una grande stagione, ma soprattutto una carriera ricca di successi.

Buona Lettura

Tommaso Sala, sciatore. Ben arrivato alla rubrica dell’Indifferenziato “Il campione si racconta”. Grazie alle sue ottime prestazioni ma soprattutto alle importanti vittorie nelle categorie giovanili quest’anno ha fatto il salto di qualità definitivo ed è entrato nel mondo dei grandi dello Sci, La Coppa del Mondo. Qual è stato l’impatto? Cosa si aspetta da questa stagione?

L’impatto è stato fantastico, la Coppa del Mondo è sempre stato un sogno per me e finalmente si è realizzato. Quando ho ricevuto la prima convocazione per la gara in Val d’Isere mi stavo allenando, in un breve istante sono esploso di gioia e ho provato un’emozione molto forte, ho pensato ‘finalmente ho la possibilità di confrontarmi con i migliori al mondo, e anche io ne faccio parte!’.  Gli obiettivi di questa stagione sono sicuramente quello di riuscire a fare un podio in Coppa Europa e quello di sfruttare al meglio la Coppa del Mondo per fare esperienza e di sorprendere l’anno prossimo.

 C’è stato un momento in cui ha capito che da “grande” avrebbe fatto lo sciatore? Come è nata la sua passione per questo splendido sport?

Lo sci è la mia passione, lo è fin da quando ero piccolo. C’è un aneddoto carino che racconta mia mamma, dice che quando la prima volta a 3 anni ho messo gli sci, come tutti i bambini piccoli mi hanno portato sul campetto per provare la nuova sensazione degli sci ai piedi e della neve. Beh, non sono stato per niente contento, ho una foto che mi ritrae con il broncio mentre passo sotto ad un arco e suono la campanella con il braccio. Il giorno successivo il maestro mi ha insegnato qualche curvetta, su richiesta dei miei genitori che mi vedevano insoddisfatto, e a fine lezione ho abbracciato le gambe di mia mamma dicendo ‘sciare è la cosa più bella di sempre!’. La vera passione e la consapevolezza di questo sport si sono sviluppate a Madesimo insieme ai miei amici, a mia sorella e ai miei genitori. Ho insistito tanto per poter vivere in montagna ed inseguire il mio sogno fin da quando avevo 14 anni. Negli ultimi due anni ho compreso che lo sci, oltre ad essere una grande passione, è il mio lavoro, ma un lavoro che faccio con molto piacere e dedizione, non tutti hanno la fortuna di fare ciò che piace, e io cercherò di sfruttare al massimo questa grande opportunità.

Domanda per i non addetti ai lavori: quante ore al giorno nel periodo di preparazione alle gare si allena uno sciatore e in cosa consiste una sessione tipo?

Durante il periodo di preparazione delle gare l’allenamento sugli sci dura quattro ore, di solito dalle 8.00 alle 12.00. La mattinata consiste nel fare dei giri di riscaldamento in capo libero per trovare le giuste sensazioni, un giro di ricognizione del tracciato e poi prove cronometrate e filmate. Mentre nel pomeriggio faccio un’ora di palestra o atletica, dipende dal lavoro che devo fare e quali muscoli devo sviluppare maggiormente in quel periodo. Seguo dei programmi specifici che mi forniscono dei preparatori atletici, niente è mai casuale è sempre tutto molto studiato e preciso volto ad ottimizzare la preparazione.

Le cinque doti che non devono mai mancare in uno sciatore..

Un bravo sciatore deve avere talento innato, deve svolgere un lavoro continuo, essere determinato e concentrato, avere una mente rapida e veloce.

Recentemente è nato il Pernigotti Young Team, un progetto di collaborazione tra la nota azienda di Cioccolato e sette giovani e promettenti atleti, tra cui lei. Quanto crede siano importanti questo genere di iniziative per riportare lo sci ad un elevato livello di popolarità?

Tommaso Sala- Perigotti Young Team. Foto di gruppo atletiLo sci purtroppo è uno sport poco seguito in Italia, in altri paesi europei invece è considerato lo sport nazionale, come in Austria per esempio. Gli viene data poca visibilità ma vi assicuro che è molto spettacolare vedere dal vivo una gara di Coppa del Mondo, vedere da vicino questi grandi atleti che fanno di tutto per vincere a volte rischiando addirittura di farsi male, e il pubblico che li incita dalle tribune. Il Pernigotti Young Team non può che essere un successo ed uno strumento molto importante per la visibilità sia dell’azienda e del mio sport. È un rapporto biunivoco che permette la crescita di entrambi e anche dell’atleta, qualunque sport egli pratichi. Fortunatamente ci sono aziende, che spinte da passioni personali, sono propense a creare delle iniziative che rompono gli schemi e cercano di supportare degli sport che necessitano di visibilità.

Restando in tema, un giovane atleta entrando in un progetto di tale levatura si sente più sicuro dei suoi mezzi? Come si auspica di ripagare questa fiducia nei suoi confronti?

Grazie a questo nuovo appoggio l’atleta acquista maggiori consapevolezza di sé e delle sue capacità, non è più uno dei tanti ma sa di far parte di un’élite privilegiata, sa di poter contare su persone che lo sostengono e che credono in lui. A livello psicologico tutto ciò è fondamentale per la crescita di un atleta. La fiducia dovrebbe essere ripagata con il mantenimento di un comportamento corretto e sportivo, la promozione del brand quando possibile e la condivisione dei valori dell’azienda.

Quali sono le tre principali imprese sportive che l’hanno emozionata di più e quali sono, invece, i suoi tre sciatori preferiti?

Le imprese sportive che mi hanno maggiormente emozionato sono senz’altro le prime due gare di Coppa del Mondo, la prima in Val d’Isére e la seconda a Madonna di Campiglio, e quando ho vinto i Campionati Italiani. Sono quelle che mi hanno reso più felice in assoluto perché sono state tanto desiderate e ho lavorato sodo per raggiungere questi traguardi. I miei sciatori preferiti sono lo svedese Mattias Hargin, con cui ho avuto la possibilità di scontrarmi a tu per tu poco tempo fa in un parallelo di Coppa Europa, l’austriaco Marcel Hirscher, uno mostro in slalom speciale e gigante, e infine l’americano Ted Ligety, una leggenda vivente!

 Nella sua scheda di presentazione si può leggere che è molto affascinato dalla filosofia per questo le chiediamo di indicarci in quale/i frasi si ritrova maggiormente e perchè:

·         Per scoprire l’autentica oggettività del mondo l’uomo non deve pensare il mondo come una parte di sè, ma deve sentire se stesso come una parte del mondo. (Abbagnano)

·         L’uomo ha bisogno di quello che ha in sè di peggiore per raggiungere ciò che di migliore esiste in lui. (P. Coelho).

·         “La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta” T.Adorno

·         “La riflessione è l’appropriazione del nostro sforzo per esistere e del nostro desiderio d’essere, attraverso le opere che testimoniano di questo sforzo e di questo desiderio. Per questo motivo la riflessione è piú di una semplice critica del giudizio morale; anteriormente a ogni critica del giudizio, essa riflette su quell’atto di esistere da noi dispiegato nello sforzo e nel desiderio” Freud

Credo che quella di Freud mi rispecchi di più. Sono un ragazzo molto riflessivo, non mi fermo all’apparenza e alle critiche ma cerco di indagare le vere ragioni e le motivazioni alla base delle scelte e delle azioni da me compiute.

Tommaso Sala, sciatore. GiganteCosa passa nella testa di uno sciatore nei momenti prima dello start? Come riesce a mantenere nello stesso tempo calma e massima concentrazione?

Prima della partenza uno sciatore pensa al tracciato e ai movimenti tecnici che deve effettuare durante la gara/allenamento. Per mantenere contemporaneamente calma e massima concentrazione bisogna avere esperienza e familiarità con il contesto. Inoltre cercare di essere il più sereni possibile e liberare la testa da tutto ciò che non è importante per la gara in quel momento. Bisogna sapere su cosa porre totalmente l’attenzione, su ciò che è più importante in quel momento.

 

Domanda di arrivederci: salutiamoci con un film e una canzone che possano riassumere le sue aspettative per questo 2016.

Film: Inception di Christopher Nolan, ha una trama molto complessa e ricca di avvenimenti e si conclude con una domanda aperta che non trova risposta, un po’ come il futuro, è definito da degli eventi passati ma ancora tutto da costruire, non c’è niente di certo. Una canzone che mi piace molto e mi rappresenta è la Loose Yourself di Eminem, c’è una sola opportunità e va colta al momento giusto!

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Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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