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Lui è Lucifero, mio figlio!

Madonna con sua figlia

Ma perché oggi c’è questa corsa al nome più originale di fronte alla nascita di un bel pargoletto? Perchè Mario o Maria vengono visti con aria di sufficienza, come se etichettare il proprio figlio con un nome stravagante possa dare più luce, più ammirazione a quella creatura che purtroppo una volta grande e catapultata nel mondo reale si chiederà il perché di questa stravaganza, il perché di questa ostentata diversità, quando il lui o la lei in questione avrebbe voluto chiamarsi semplicemente e banalmente Mario dong fang qi mo.
In Nuova Zelanda da luglio si è deciso di mettere a freno quei genitori che, probabilmente sulla scia dei modelli hollywoodiani, chiamano i propri figli nei modi più strani. Lucifero, per esempio è l’ultimo tentativo negato di tre coppie di genitori.

Dal 2008 l’anagrafe neozelandese registra un fiorire dì appellativi fuori dal comune: dalle Benson and Hedges, marca di sigarette a Violenza e Fermata dell’autobusnumero16, chissà, forse luogo del concepimento? Oggi sono vietati appellativi come Barone, Vescovo, Duca, Generale, Re, Cavaliere. Proibiti anche i tentativi dei premurosi genitori provando a chiamarlo .  ( punto), * ( asterisco) o anche 89.
Anni fa era stato ammesso addirittura un Taluafal’hulahop, ma la bambina traumatizzata a nove anni è riuscita a farselo cambiare. Il bimbo a cui fu dato il nome di Fish and Chips è stato più fortunato, perché il nome fu respinto prima della nuova legislazione, non solo per la sua originalità, ma perché non era molto chiaro se si riferisse a un neonato di sesso maschile e femminile.
Purtroppo oltre alla Nuova Zelanda anche la Svezia ha riscontrato problemi “appellativi”: recentemente sono stati approvati Lego e Google, mentre sono stati rifiutati Metallica, Elvis e Brfxxcccxxmnpcccclllmnprxvclmnckssqlbb111116.
Quelli che sembravano nomi anomali, come Apple e Moses, figli della Paltrow e il leder dei Coldplay, o Lourdes Maria, figlia di Madonna, oggi di fronte a un Lucifero, a un Google, meritano di avere l’oscar della normalità. E forse la Nuova Zelanda assieme alla Svezia aiuterà noi italiani a scandalizzarci meno di fronte ad un Kevin, Nicholas o semplicemente Maria!

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