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I 10 album più belli del 2011, by Lester Burnham

Un altro anno giunge al termine e come di consueto anche in ambito musicale si tirano le somme del 2011. Noi de L’indifferenziato, nella fattispecie di Lester Burnham, White Riot e Billy the kid-A, vi proponiamo i nostri dieci album preferiti del 2011. Infatti precisiamo che non andiamo di certo dietro alle riviste ben più specializzate del settore come Rumore, Buscadero, Mucchio ecc…, ma esponiamo i nostri gusti e le nostre preferenze, con gli album  che più ci sono piaciuti e che c’hanno tenuto compagnia nel 2011.

Iniziamo con la top ten di Lester Burnham.

10. Mogwai – Hardcore Will Never Die, But You Will

I Mogwai tornano alla grande dopo il successo di “The Hawk Is Hawking”, con il loro settimo album. Molto simpatica la scelta del nome “Hardcore Will Never Die, But You Will”, riportando un episodio accaduto in un negozio di dischi dove un giovane ragazzo entrò esclamando tale frase, “L’hardcore non morirà mai, tu invece sì”.

 

9. PJ Harvey –  Let England Shake

2011 ricco di soddisfazioni e premi per Polly Jean Harvey. Tra i tanti riconoscimenti, a Settembre la cantautrice britannica ha vinto il “Mercury Prize”.

 

8. Foo Fighters – Wasting Light

Ottava posizione per la band di Seattle. Dave Grohl & Co. sono riusciti a sfornare un gran bell’album. Molte le canzoni di successo come Walk, Rope, White Limo, These Days e Arlandria.

 

7. Florence and the Machine – Cerimonials

Florence Leontine Mary Welch con il suo gruppo di artisti che collaborano con lei per creare musica per la sua voce, tornano dopo il successo dell’esordio di “Lungs” del 2009. Una voce inconfondibile, che riesce a catturare tutti i sensi.

 

6. Arctic Monkeys – Suck It and See

Sesto posto per le scimmie artiche, capeggiate da un grandissimo Alex Turner. Per la band di Sheffield, un ottimo lavoro, dopo il non eccelso “Hambug” del 2009.

 

5. Wilco – The Whole Love

Nella classifica di fine anno, non possono assolutamente mancare i Wilco. La band di Chicago ci regala un album molto completo che intreccia brani percorsi da atmosfere riflessive come “Open Mind”, “Black Moon” e “Red Rising Lung” con suoni bizzarri e distorti come “I Might” e “Art Of Almost”.

 

4. Radiohead – The King Of Limbs

Nulla da dire per la band in circolazione più importante al mondo. Non perdete in questi giorni le nuove canzoni “The Daily Mail” e “Staircase”.

 

3. The Black Keys – El Camino

Ultimo uscito in ordine di tempo, il 6 Dicembre. Per il duo di Akron (Ohio) un disco pazzesco. Forse penalizzato dai pochi ascolti.

 

2. Kasabian – Velociraptor!

Quarto album per la band di Leicester. Sergio Pizzorno e i suoi ragazzi riescono a deliziarci con il lour sound, con pezzi come “Days Are Forgotten”, “Re-Wired”, fino ai suoni orientali di “Acid Turkish Bath”.

 

1. Verdena – Wow

Beh, che dire. Meno male che in Italia non ci sono solo Ligabue, Vasco Rossi, Laura Pausini e via discorrendo. Le emozioni che “Wow” sono indescrivibili, come del resto il loro sound. Meravigliosi.

 

Aspettando le scelte di White Riot e Billy The Kid-A, diteci la vostra classifica se volete, e fate anche dei rimproveri per aver tralasciato i trionfatori del 2011, Bon Iver, Fleet Foxes e James Blake solo per citarne alcuni.

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Mauro Stracqualursi
"Bisogna sempre essere ebbri. Tutto è in questo:è l'unica questione. Per non sentire l'orribile peso del tempo.. che vi rompe le spalle e vi curva verso la terra... Dovete inebriarvi senza tregua.[...] Ma di che? Di vino,di poesia o di virtù,a Vostro talento. Ma inebriatevi. E se talvolta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde d'una proda, nella solitudine tetra della Vostra camera, Vi destate, diminuita già o svanita l'ebbrezza, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che sfugge, a tutto ciò che parla, domandate che ora è: ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, Vi risponderanno: E' l'ora di inebriarsi! Per non essere schiavi martoriati del Tempo, inebriatevi,inebriatevi senza posa! Di vino,di poesia o di virtù... a Vostro talento.." "Inebriatevi" - C. Baudelaire.

2 Commenti

  1. Dario Corsetti

    niente da eccepire lester. Certo i foo fighters stonano un po’ con gli altri…in tutti i sensi. beh certo 🙂

  2. Mauro Stracqualursi
    Lester Burnham

    Ripensandoci, anche i Bon Iver meritavano. 🙂

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