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Giornata Ecologica – San Giovanni Incarico

UN PUNTO DI VISTA “PARTICOLARE”

La gestione dei rifiuti rappresenta senza dubbio una delle grandi tematiche del nostro tempo.

Per molti, forse troppi anni la mancanza di un sistema legislativo opportunamente definito e tarato sulle reali esigenze di questo settore ha favorito il diffondersi di sistemi gestionali inadeguati, i cui effetti a lungo termine tuonano oggi come delle minacce concrete.

Il rifiuto, essenzialmente considerato un “problema” da affrontare nel breve tempo e con il minor dispendio di mezzi ed energie, è stato spesso gestito mediante il ricorso a tecnologie piuttosto obsolete, favorendo dunque le operazioni di smaltimento a quelle di recupero. Sono nate così immense discariche, soprattutto di rifiuti urbani, che non rappresentano una risposta adeguata e ottimale alla questione in esame.

Questa tendenza, tuttora, stenta ad essere invertita, nonostante le direttive europee impongano chiaramente una gerarchia di priorità che minimizzi il ricorso alle tecnologie di smaltimento favorendo i processi di riutilizzo e riciclaggio.

Occorre senza dubbio ridefinire il concetto di rifiuto, che non deve essere brutalmente considerato come un mero “problema” bensì come una possibile “risorsa”.

Al di là di tutte le pecche, dell’apparato pubblico e di quello privato, c’è da dire che il concetto di rifiuto come “risorsa” è stato colto in maniera totalmente distorta dalle organizzazioni malavitose, che hanno instaurato sul territorio italiano ed extranazionale un immenso business, illegale quanto deleterio per l’intera società. Da qui lo spettro dei rifiuti interrati, che aleggia anche sulla nostra Provincia, e la tardiva presa di coscienza di immense aree ormai compromesse per sempre.

Partendo da questo breve quadro di riferimento, credo che occorra passare da un punto di vista generale ad un punto di vista particolare.
La produzione di rifiuti, di qualsivoglia natura, rappresenta infatti la diretta conseguenza di tutte le attività antropiche.

Ecco dunque che entrano in scena gli attori principali di questa commedia sociale, ovvero noi cittadini. Ogni nostro bisogno, ogni nostra azione, genera un rifiuto e in una società fondamentalmente dominata dal consumismo forsennato questo processo viene portato alle estreme conseguenze.
La nostra quota parte nel meccanismo di consolidamento del problema rifiuti non può essere ritenuta trascurabile, nonostante molto spesso ciascuno di noi tenda a considerare lo scarto della propria attività come un problema che compete solo ed esclusivamente ad un apparato estraneo.
Questa visione marginale del proprio ruolo, unita alla scarsissima sensibilizzazione ambientale che domina la società contemporanea, spesso può condurre a fenomeni di totale inciviltà, quali ad esempio l’abbandono di rifiuti e le discariche abusive.

LE DISCARICHE ABUSIVE E L’ABBANDONO DI RIFIUTI

Innanzitutto è importante fare una doverosa distinzione tra quella che tecnicamente si definisce discarica abusiva ed un altro tipo di fenomeno illecito, che si configura come abbandono di rifiuti. La distinzione è d’obbligo poiché fa da spartiacque tra un diverso regime sanzionatorio.
Il Decreto Legislativo 152/06 e smi (Testo Unico in materia ambientale) sancisce all’articolo 192 il divieto di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo. E’ altresì vietata ai sensi del medesimo articolo l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.

La Corte di Cassazione, invece, definisce discarica abusiva la condotta che presenta le seguenti caratteristiche:

–          Accumulo, più o meno sistematico, ma comunque non occasionale di rifiuti su una determinata area;

–          Eterogeneità dei materiali stoccati;

–          Definitività del loro abbandono;

–          Degrado, quanto meno tendenziale, dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali in questione.

Mentre nel caso di abbandono o deposito incontrollato il responsabile della condotta illecita incorre in una sanzione di tipo amministrativo, la seconda fattispecie rientra in ambito penale.

Le conseguenze nell’uno e nell’altro caso sono facilmente intuibili: lo stoccaggio di rifiuti a contatto diretto con il suolo può indurre fenomeni di percolamento e rilascio di sostanze altamente inquinanti, in grado di permeare il suolo e raggiungere le falde eventualmente presenti. Nella peggiore delle ipotesi, oltre alla compromissione della matrice suolo ed acqua, si possono verificare fenomeni di inquinamento diffuso delle acque sotterranee, che non restano dunque circoscritti ma possono allargarsi a macchia d’olio.

LE DISCARICHE ABUSIVE A SAN GIOVANNI INCARICO

Il nostro territorio purtroppo non risulta scevro da fenomeni di questo tipo. Di seguito vi proponiamo la documentazione fotografica prodotta dal Comune di San Giovanni Incarico, dalla quale si evince chiaramente lo stato di degrado in cui versano moltissime località del nostro paese.

Località Chiusa Dei Ricci

Località Chiusa Dei Ricci

Località Madonna Della Selva

Località Madonna Della Selva

Località Vignarola

Località Vignarola

 

 

 

 

 

 

 

 

Località Colletronco

Località Colletronco

Località Pilone

Località Pilone

 

 

 

 

 

 

 

 

L’INIZIATIVA

Considerato il degrado in cui versano le zone esaminate e preso atto della condotta ripetuta che danneggia le stesse irrimediabilmente, l’Amministrazione comunale nella persona dell’assessore Daniele Piccirilli si è attivata per organizzare una Giornata Ecologica, che avrà luogo il prossimo 12 aprile.

Locandina Giornata Ecologica

Locandina Giornata Ecologica

 

In questa giornata i volontari della Protezione Civile, delle Associazioni e degli altri Enti coinvolti nell’iniziativa si adopereranno per la pulizia dei luoghi inquinanti.

Parallelamente è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione ambientale, con la collaborazione delle scuole elementari e medie di San Giovanni Incarico, che hanno realizzato degli spot didattici.

 Il primo spot di sensibilizzazione ambientale è stato realizzato dai ragazzi della scuola media di San Giovanni Incarico, coordinati dal professor Marco Farina.

Il secondo spot di sensibilizzazione ambientale è stato invece realizzato dai giovanissimi alunni delle classi prima e seconda elementare di San Giovanni Incarico, coordinati dai ragazzi dell’Associazione Culturale “L’Indifferenziato”.

Il messaggio lanciato è il più semplice ma il più importante di tutti.

L’Ambiente non è altro che una fitta trama di elementi intessuti tra loro in un equilibrio delicato e primordiale. L’uomo è parte integrante di quella trama e le azioni che compie possono inevitabilmente danneggiarla.

Se l’uomo danneggia quella trama che fa da culla alla propria esistenza, se l’uomo rompe quell’equilibrio  che scandisce il ciclo della propria vita, lede a se stesso e ai propri figli.

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