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Un piccolo omaggio al grande Troisi

Ero nù guaglione, ero andato a vedere un grande film, Roma città aperta. Me n’ero uscito da ‘o cinema con tutte quelle immagini dint’a capa e tutte quelle emozioni. Mi sono fermato ‘nu mumento e m’aggio ditto….”Massimo, tu da grande devi fa ‘o geometra”.

Un genio. Un grande artista che ci ha lasciato con quel suo sorriso semplice e malinconico troppo presto. Venti anni fa, in un caldo sabato di giugno ci lasciava Massimo Troisi. Un attore, un regista che è riuscito, come solo pochi sanno fare, a divertire e a far riflettere. Con la forza della gentilezza e dell’ umiltà, in un mondo, quello dello spettacolo, in cui queste doti sono rare come la pioggia in agosto, ci ha fatto sorridere raccontando storie e personaggi entrati ormai nell’immaginario collettivo.

La sua satira riusciva ad essere graffiante e profonda senza mai essere volgare. La sua comicità, per alcuni aspetti, era poesia: quella poesia di strada che ritroviamo nei bar, nelle Piazze, ai mercati  in particolar modo nel centro-sud Italia. Quel linguaggio così ricco di gesti, di espressioni, ma nello stesso tempo efficace più di mille artifizi.

Omaggio a Troisi
Forse deve quel suo genio anche alle sue umili origini, mai rinnegate e sempre rivendicate: puoi diventare qualcuno, ma non devi mai scordarti da dove vieni e quali sono le tue radici. Nato a San Giorgio a Cremano a 5 km da Napoli impara la teatralità del teatro proprio lì, in mezzo ai mille problemi delle persone comuni. Sicuramente, sempre lì, forgia il suo animo da combattente pronto a non rassegnarsi davanti ai problemi di salute che lo accompagneranno durante la sua vita. Devi avere il coraggio di un leone per girare un film come il postino in quelle condizioni di salute.
Il mio è un piccolo omaggio, sicuramente non quello di un critico cinematografico, ma pensavo potesse essere interessante ricordarlo con alcuni di quelli Sketch, di quelle battute e di alcuni monologhi che l’hanno reso celebre e che ci fanno sentire la sua mancanza.

 

Non ci resta che piangere

Scusate il Ritardo

Ricomincio da Tre

Il Postino

 

 

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Notizie su Umberto Zimarri

Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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