Home / Politica / Considerazioni varie ed eventuali sulle elezioni Europee

Considerazioni varie ed eventuali sulle elezioni Europee

Ragionando e analizzando a mente fredda i risultati elettorali, mai come in questa tornata, si possono delineare scenari chiari, difficilmente controvertibili e si può azzardare qualche considerazione personale.
Stravince il Pd, e questo è chiaro anche ad un bambino. Circa due anni fa, durante la campagna delle primarie, Renzi si lanciò in un’ardita profezia: il Pd che sogno può arrivare al 40%. Probabilmente nemmeno il segretario democratico pensava veramente a quel dato, accolto tra l’altro dall’ilarità generale (ovviamente anche la mia). Ora si è arrivati a questo dato e nel percorso è successo l’impensabile e l’inenarrabile (Grillo, Bersani, Prodi e i 101, le larghe intese, le strette intese di Letta ecc).
Pensare che il risultato raggiunto sia causato solamente dell’aumento di 80 euro è da folli, ad essere benevoli. A livello organizzativo  vince la nuova struttura del Partito Democratico che nonostante i mille difetti che in passato ho sottolineato su queste pagine, è riuscita a convincere i cittadini: un leader mediatico e comunicativo tornato in Piazza per fare campagna elettorale, lavoro strutturale nei territori. Inoltre, tutte le varie anime del partito si sono mobilitate e hanno navigato nella stessa direzione. Fatto più unico che raro per il centro-sinistra italiano. Tant’è che, come dimostrano i flussi elettorali, non c’è stata alcuna emorragia di voti verso l’Altra Europa di Tsipras. La svolta di Renzi di cui non sono un fedele sostenitore ha avuto, l’oggetivo merito, di portare dinamicità, freschezza e speranza nell’elettorato, segnato dalle innumerevoli sconfitte.

Elezioni EuropeeCome si è riuscito a ricompattare l’ambiente devastato da mille faide interne? A questo punto entrano in gioco il M5S e il suo leader. Grillo in tutta la campagna elettorale ha usato toni inaccettabili per qualsiasi nazione democratica, accusando di palese disonestà chi non avrebbe votato per lui, evocando Hitler, tribunali del popolo e pensando in caso di vittoria di voler circondare il Quirinale e allora come sottolinea Luca Bottura nel suo blog: “Pensavo, l’altro giorno, che se davvero un milione di persone avesse circondato la presidenza della Repubblica, avrei voluto essere lì a farmi circondare. Anzi: penso proprio che avrei preso il primo treno, per farmi circondare”. Perché il Quirinale è un’istituzione, rappresenta lo Stato Democratico. Gli errori di Napolitano riguardano l’uomo politico, ma non possono mischiarsi in un mix di una pericolosità devastante con la figura istituzionale. La figura di Grillo per la stragrande maggioranza degli italiani rappresenta (erroneamente) il M5S, è auspicabile che inizi un percorso di trasformazione del Movimento in qualcosa di più serio. I voti non possono rimanere in congelatore per sempre, argomentando questo atteggiamento con la presunta disonestà della Casta. È autolesionismo allo stato puro. Destra e sinistra esistono ed esisteranno sempre: non si possono prendere voti da Forza Nuova arrivando ai No Tav, pensando tra l’altro di poter governare.
Per non parlare ovviamente delle ricette economiche folli, dati cause e pretesto che stiamo vivendo. Tutto questo ha ricompattato anche chi non condivide il corso del leader di Pontassieve.
Convincere gli elettori su un probabile sorpasso (Piazze Piene, urne vuote diceva un vecchio motto comunista) inoltre, costituisce un evidente motivo di svalutazione per un 20% che comunque ha permesso ai penta-stellati alla prima elezione europea di suonarle a Forza Italia, Ncd (partito che ha più indagati e poltrone che voti, è evidente) e Udc.
Forza Italia è ormai un partito di nostalgici del 1994, ma bisogna far attenzione alla riorganizzazione della coalizione del centrodestra peggiore d’Europa: Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Ncd e Forza Italia pensano ad una grossa coalizione per recuperare voti. Il Pd, invece, riuscirà a collaborare con la sinistra dell’Altra Europa? Domanda da un milione di dollari. Il superamento della soglia di sbarramento dovrebbe rappresentare per la sinistra un punto di partenza per organizzare un unico partito serio che possa rappresentare la sinistra radicale. Un’impresa difficile per i molti/ troppi personalismi presenti, sia per il riproporsi continuo di vecchi personaggi che appartengono ad ere geologiche ampiamente superate.

Non basta aver ragione, non curandosi del modo e del come si arriva al popolo. Come non si può comunicare il nulla, facendolo in maniera eccelsa. Tra questi due estremi dovrebbe muoversi una proposta politica seria nel XVI secolo.

Commenti

commenti

Notizie su Umberto Zimarri

Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

Rispondi

Il tuo indirizzo eMail non sarà Pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati. *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Sali