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Lo strano rapporto tra chiesa e Ndrangheta (parte2)

Può una processione fermarsi ad omaggiare il boss locale? Purtroppo è successo ancora una volta e i recenti fatti di cronaca ci portano di nuovo a parlare del particolare legame tra la chiesa locale e la Ndrangheta in alcune zone della Calabria.

Andiamo con ordine, ci troviamo ad Oppido Mamertina e la processione è quella della Madonna delle Grazie. Quando il corteo transita sotto la casa di Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute, c’è una sosta di una trentina di secondi con “l’inchino” della statua al boss. Il maresciallo e due carabinieri locali, appena preso atto dell’accaduto, hanno abbandonato la processione, cosa che non hanno fatto, invece, gli amministratori e il sacerdote. Il parroco della frazione, Don Benedetto Ruscito ha dichiarato parole che lasciano, purtroppo, pochi spazi ai dubbi: “Sono rammaricato dell’interpretazione e dell’eco sproporzionata che la stampa ha dato dell’evento pur sapendo che questo non è un fatto così catastrofico, sottolineando di non essere a conoscenza di “rapporti tra ‘ndrangheta e Chiesa. Insomma di cosa vi allarmate, da noi funziona così, dice questo novello Don Abbondio. Di tutt’altro avviso sono le parole del presidente dei vescovi calabresi, mons. Salvatore Nunnari: “Dispiace che i preti non abbiamo avuto il coraggio non di andare via ma di scappare dalla processione. Quando i carabinieri hanno lasciato, i preti dovevano scappare dalla processione. Avrebbero dato un segnale e di questi segnali abbiamo bisogno”.

Sono intervenuti sulla vicenda anche il Presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha elogiato il comportamento esemplare e coraggioso dei carabinieri e Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, che ha dichiarato “I Carabinieri hanno fatto benissimo ad allontanarsi. I servitori dello Stato non possono tollerare il minimo compromesso o tentennamento nei confronti della ‘ndrangheta. Sta agli altri come ho detto sia prima e sia dopo che Papa Francesco venisse in Calabria, essere conseguenziali e coerenti con quello che ha detto Papa Bergoglio e con quello che abbiamo scritto con il libro ‘Acqua santissima’. E’ ora di finirla con la retorica delle parole e incominciare a prendere provvedimenti con chi ha violato le regole della Chiesa e le parole di Papa Francesco”.

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Come scritto nel precedente articolo è sbagliato, ovviamente,  fare di tutta l’erba un fascio, perché ci sono preti che nelle stesse zone stanno combattendo battaglie per la legalità rischiando quotidianamente. E’  il caso per esempio di Don Pino de Masi, che ha cacciato i boss dalle processioni locali ben 25 anni fa. È il caso di Don Giacomo Panizza, bresciano trapiantato a Lamezia Terme che ha creato “Progetto Sud” una comunità autogestita insieme a persone con disabilità e contribuisce a diverse iniziative della Caritas italiana e dalla Calabria. Vive sotto scorta ed ha subito ricatti, minacce personali, manomissioni ai freni delle auto guidate dai disabili.

La Chiesa per essere credibile deve agire e deve dare un seguito alle parole di Papa Bergoglio che hanno comunque squarciato in due un ambiente pieno di commistioni e omertà. Quando c’è bisogno di eroi è evidente che le coscienze comuni sonno assopite, addormentate. La Chiesa e lo Stato, non possono tollerare e non possono lasciare soli, tutti quelli che con coraggio hanno sfidato a viso aperto la malavita. Siamo stanchi di aver bisogno di eroi, è il momento della creazione di una coscienza civica collettiva che non sia accesa ad intermittenza. È il tempo di trasformare le parole in azioni con tutti i mezzi possibili. È il momento di denunciare e far sapere la vigliaccheria di alcuni preti che continuano ad “inchinarsi” davanti alla Ndrangheta.

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Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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