Home / Politica / E’ sempre tangentopoli!

E’ sempre tangentopoli!

Circa venti anni fa il nostro Bel Paese veniva scosso da una delle più grandi indagini giudiziarie della nostra storia, Tangentopoli. La gente,indignata e inferocita verso le classi dirigenti della politica scendeva in Piazza e manifestava chiedendo la testa dei responsabili. Quell’indagine, su cui sono state dette troppe cose inesatte, è stata fatta a poco a poco scomparire dalla mente e dai ricordi degli italiani. Dopo una piccola “spolveratina”, tutto piano piano e lentamente è tornato come prima, se non peggio. Sembra non passare mai  il tempo della truffa in Italia: va sempre di moda. Ora,però,rispetto al passato c’è una grande differenza: il popolo assiste inerme, sfiduciato e in modo del tutto passivo allo schifo che puntualmente passa e transita davanti ai suoi occhi quotidianamente. Nessuno si indigna più “tanto lo fanno tutti”, nessuno chiede più la testa dei politici tanto ormai “quelli pensano soltanto ai fatti loro” e così  in Italia è Sempre Tangentopoli.

C’erano molti entusiasti dopo la formazione del nuovo governo(di cui mi occuperò quando saranno presentate alla Camera le prime proposte concrete) che festeggiavano gioiosi la fine la diaspora dei democristiani. Toh, neanche il tempo di gustare lo spumante e subito una bella indagine colpisce i vertici del’ex scudo crociato. Procediamo con ordine e cerchiamo di fare un pò di chiarezza sul caso Enav- Finmeccanica che, come la tradizione italica vuole, colpisce trasversalmente buona parte della politica nazionale.

Tangenti Enav-finmeccanicaLe gole profonde dell’inchiesta sono Lorenzo Cola, consulente di Finmeccanica, e Tommaso di Lernia imprenditore proprietario della Print System. Cosa si evicnce dalle dichiarazioni fiume dei due personaggi? Si delinea un quadro a tinte molto fosche della situazione,in quanto si parla un vero e proprio sistema di finanziamento illecito ai partiti, gestito da Lorenzo Borgogni, responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica.Dai verbali: “Pm: Guarguaglini (Pier Francesco Guarguaglini, presiedente di Finmeccanica,) e Borgogni erano al corrente delle sovrafatturazioni e delle tangemti a Enav?
Cola: Borgogni lo sapeva e gestiva un livello superiore di pagamenti, ossia il livello di pagamenti destinati ai politici. Ciò dico perché Borgogni si lamentava con Prudente della circostanza che dal sistema Enav/Selex non venivano erogate somme ai livelli politici che nominavano il Cda di Enav. Prudente era l’uomo che gestiva le tangenti. In due occasioni, di cui ho parlato, ho assistito alla consegna di somme di denaro. Che io sappia Guarguaglini non aveva contezza di questo sistema illecito”.

L’ Udc del Pio Casini avrebbe ricevuto una tangente di ben 200.000 euro, versata da Di Lernia a Pippo Naro che è  il tesoriere del partito.Altre tangenti, generate da una sovraffaturazione, sarebbero arrivate anche tramite la persona di Borgogni. Si parla di circa 300.000 euro.

Quali sono i nomi degli altri politici interessati dall’inchiesta? Per quanto riguarda gli ex An,si passa da Luigi Martini ai nomi più conosciuti di Altero Matteoli, Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa.  I racconti incrociati dei due collaboratori ci svelano una realtà  fatta da  dubbi inquientanti in molte ” operazioni che ha visto affidare il lavoro a Optimatica, con delibera dell’ad per una somma pari a 9.900.000 euro. (..) Optimatica è una società vicina al ministro Matteoli, credo che eroghi finanziamenti alla fondazione a lui riconducibile, ed è attraverso questi favori fatti ad Optimatica che Pugliesi si è garantito l’appoggio per la conferma nel ruolo di amministratore delegato”.  Ma non è finita qua: secondo le dichiarazioni di Cola infatti sarebbe stato creato un vero e proprio tavolo all’interno “della maggioranza composto da Brancher, Cesa, Gasparri o La Russa e un uomo della Lega. Pugliesi è sempre stato in quota Udc.

Per quanto riguarda l’allora Forza Italia troviamo immischiati nell’indagine: Marco Milanese, l’ex braccio destro di Giulio Tremonti, e Ilario Floresta.  Dai verbali possiamo leggere che il Floresta chiedeva circa 500 mila euro a Di Lernia, che dichiara: “mi disse di attivarmi dentro Selex per conto della quale dovevano essere erogate somme di denaro anche in relazione alle delibere del cda relative alla gara europea per il Four Flight. Gara di appalto ovviamente truccata a favore dell’azienda in questione.Non poteva mancare però di certo lui,seppur indirettamente, in uno scandalo del genere: il ras della Puglia, il Re del Tavoliere, insomma il leader Maximo D’Alema.  Un suo amico, tale Franco Lazzarin avrebbe dato una tangente di ben 2 milioni al solito Borgnoni.

Truffe bipartisan insomma.Nuova ennesima Tangentopoli e prova tangibile dell’immoralità della Politica Italiana.  Siamo sempre alle solite, ormai forse come dice il grande ed immenso Pietro Ingrao, commentanto  Indignez-vous, Indignarsi non basta piùBisogna costruire una relazione condivisa, attiva.Valuto molto più forte il rischio che i sentimenti dell’indignazio­ne e della speranza restino, come tali, inefficaci, in mancanza di una lettura del mondo e di una adegua­ta pratica politica che dia loro corpo. Che l’indigna­zione possa supplire alla politica e, in primo luogo, alla creazione delle sue forme efficaci è illusorio».

Commenti

commenti

Notizie su Umberto Zimarri

Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

2 Commenti

  1. Il saltimbanco

    Ottima la chiusa dell’articolo con quella citazione. Bravo Krypto.

  2. Umberto Zimarri

    Esempio lampante di come ormai Tangentopoli sia sempre presente… Oggi si ritorna alle origini, si ritorna in Lombardia.
    MILANO – Il vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all’alba dai carabinieri di Brescia. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Bonamartini nell’ambito di un’inchiesta per una presunta tangente da 100 mila euro.

    Le indagini, cominciate otto mesi fa e coordinate dai pm Silvia Bonardi e Carla Canaia, hanno portato anche al sequestro di alcuni cantieri della Brebemi in territorio di Milano e Bergamo. Destinatarie di ordinanze di custodia cautelare anche altre nove persone, tra cui un altro bresciano.

    PERQUISIZIONI IN UFFICI NICOLI CRISTIANI – Perquisizioni da parte dei carabinieri sono in corso, a quanto si è appreso, anche nell’ufficio del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani, arrestato stamani a Brescia per una presunta tangente. I militari si sono presentati in tarda mattinata a Milano al Pirellone, dove l’esponente del Pdl ha i suoi uffici istituzionali al 24/o piano della sede del Consiglio.

    ARRESTATO ANCHE COORDINATORE STAFF ARPA LOMBARDIA – Sono 150 i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, con personale del Ris e un elicottero di Orio al Serio che stanno arrestando imprenditori, funzionari pubblici e politici. I reati sono traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione. Tra gli arrestati, oltre al vice presidente del Consiglio Regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani, il coordinatore degli staff dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) della Lombardia.

    fonte Ansa.It

Rispondi

Il tuo indirizzo eMail non sarà Pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati. *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Sali