Ieri, giovedi 29 dicembre al Centro Polivalente sito in Via Vignali si è svolto l’ultimo consiglio comunale del 2011. L’ordine del giorno era la ratifica del DGC n. 189 del 24.11.2011. L’indifferenziato come è sempre era presente con una sua delegazione, mentre invece tra i consiglieri di minoranza e maggioranza vi erano numerose assenze. Dopo la chiama infatti, nell’aula c’erano 11 presenti e 6 assenti. Si è rischiato, inoltre, di non svolgere il consiglio perchè i tre consiglieri di minoranza erano usciti dall’aula dopo l’appello. Questa scelta credo, presumibilmente, sia stata effettutata in segno di protesta visto che il consiglio è iniziato con circa 50 minuti di ritardo. A questo punto, però, non c’era più il numero legale per svolgere regolarmente la seduta del Consiglio Comunale. Il Sindaco Salvati, allora, ha pregato i consiglieri di minoranza Fallone, Di Santo e Rampini di tornare in consiglio per votare la ratifica dell’ordine del giorno. Cosi è successo e finalmente si è votato l’emendamento con il risultato di 8 favorevoli ( la maggioranza presente) e tre contari (le minoranze).
Il Sindaco Salvati ha sottolineato la responsabilità delle minoranze, in quanto l’emendamento non nascondeva un problema politico ma era solamente una ratifica da dover fare entro il 31/12/2011. In caso contrario sarebbe arrivata una multa per il Comune di San Giovanni Incarico.
Successivamente a questa votazione è stato sollevato dall’assessore Fernando Fallone il problema della mancanza di acqua nelle zone basse del Paese. In alcune contade l’acqua manca addirittura dal 24 dicembre. Il Sindaco Salvati ha risposto che sta facendo tutto il possibile tramite denuncie,fax e telefonate per combattere i disservizi della Acea; anche il consigliere di minoranza Rampini ha sollevato un problema riguardante il servizio idrico, poichè vi è una grossa perdita nella zona di Via Matrice.
Assenteismo,riunioni svolte solo per evitare sanzioni causa ritardo,(come se fosse un sacrificio riunirsi per vedere di fare un minimo il loro dovere),problemi rimasti irrisolti e congedati con il solito ‘vedremo’.Ritardi vari con uscite di scena.Dov’è la serietà in queste sedute?Ma è politica o circo?
Se gli amministratori,davanti ai problemi dei cittadini(come ad esempio l’acqua)o nei confronti degli impegni politici(che nessuno gli ha imposto ma che loro hanno scelto di accollarsi candidandosi)avessero la stessa reattività e determinazione che mostrano di avere in altre circostanze-in cui capita di veder spuntare code di paglia più lunghe del previsto-allora si che questo paese sarebbe un posto migliore.
Non voglio dilungarmi oltre.
A buon intenditore…