Discarica di Cerreto: il Comune di Roccasecca si oppone al rinnovo dell’Aia
Fonte dell’Articolo: http://www.linchiestaquotidiano.it/news/2016/09/26/discarica-il-comune-si-oppone-al-rinnovo-dell-aia-iter-tro/15177.
La settimana passata sulle colonne dell’Inchiesta, il Sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, ha annunciato la decisione del Comune di Roccasecca, di contestare il rinnovo dell’Aia della discarica di Cerreto. Quest’azione politica era stata preannunciata già durante l’incontro con il Coordinamento rifiuti di inizio agosto.
Per chiarezza ed informazione è bene ribadire,in seguito, la posizione della nostra associazione e del Coordinamento che è stata pubblicata sui quotidiani e su questo portale il 28 maggio scorso: “può una conferenza dei servizi rinnovare l’Aia alla discarica di Cerreto senza aver del tutto sciolto i dubbi sulla compromissione e l’inquinamento delle aree circostanti? Per il nostro Coordinamento la risposta è no, ovviamente no, certamente no. L’Ispra nella sua relazione ha evidenziato come si abbia bisogno di un campionamento svolto a lungo termine (almeno un anno) e in maniera più efficace poiché gli attuali pozzetti a causa di grave carenze strutturali non lo consentono, ci chiediamo, dunque, come è stato possibile far terminare con esito positivo e con tale leggerezza l’iter autorizzativo.Come se non bastasse anche la relazione dell’ufficio Igiene della ASL non ci tranquillizza. Nella nota, l’azienda sanitaria locale “ auspica che, essendo trascorsi diversi anni dall’inizio dell’attività di trattamento e smaltimento, a livello, industriale, di rifiuti nella zona, venga predisposta un piano di studio e sorveglianza epidemiologica di tutti i comuni limitrofi, soprattutto riguardo all’incidenza di neoplasie e malattie respiratorie, mediante affidamento dell’indagine ad uno o più Enti competenti”. La relazione, inoltre, sottolinea come nel corso di questi 12-13 anni siano state riscontrate frequentemente dallo stesso istituto esalazioni moleste nell’aria, diffusive spesso acri e pungenti, soprattutto a Pontecorvo, tipiche dei rifiuti solidi urbani….
Discarica di Cerreto, i motivi del ricorso
Dal Quotidiano L’Inchiesta- “L’amministrazione comunale di Roccasecca torna alla carica sulle questione ambientali: nei giorni scorsi, infatti, è stato dato mandato ad un legale per contestare il rinnovo dell’Aia di Cerreto rilasciato dalla Regione a conclusione di un iter tanto contestato quanto “anomalo” dato che fu proprio durante le varie conferenze dei servizi che si decise di affidare al Cnr una nuova campagna di analisi per verificare l’esattezza di quelle eseguite dall’Apra Lazio che, va ricordato, recentemente sono stata in parte invalidate.
«L’iter – ha spiegato il sindaco – si è concluso troppo velocemente, l’Aia infatti, a conti fatti, tra le varie conferenze che si sono susseguite è stata rinnovata in solo otto mesi».
Ma al di là della tempistica, i motivi su cui si fonderà il ricorso sono essenzialmente rivolti alla verifica della salubrità dell’ambiente.
«Se è vero – ha affermato Sacco – che la Regione ha in parte invalidato le analisi eseguite dall’Arpa, è anche vero che la parte dei prelievi effettuata non in conformità con la normativa è solo quella relativa alla situazione delle acque sotterranee e non, ad esempio, quelle che riguardano l’emissione in atmosfera. E altresì vero che benché il Cnr abbia invalidato parte delle analisi, l’istituto sta ancora verificando la situazione e quindi sarebbe stato opportuno attendere il risultato finale per avere un quadro definitivo e avere tutte le componenti necessarie per rinnovare o meno l’Aia. Voglio aggiungere – ha concluso il sindaco – che l’obiettivo di questa amministrazione rimane quello di chiudere la discarica di Cerreto.
E’ per questo che oltre ad opporci al rinnovo, l’amministrazione ha espresso il suo secco “no” a nuovi insediamenti o ad ampliamenti di impianti esistenti in risposta alla richiesta pervenuta dalla Provincia per l’individuazione di siti idonei. Il paese ha già dato troppo ed è ora di dirottare i rifiuti su altri territorio. Come del resto un secco “no” è stato espresso anche dai sindaci del territorio che compatti hanno stilato un documento di area nel quale sono elencati tutti i motivi per cui è inammissibile qualunque nuovo insediamento. La battaglia per la tutela dell’ambiente – conclude Sacco – è una priorità per questa amministrazione». –