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In-Natura e contro-Natura. Una riflessione al di là del bene e del male

Cosa è Natura e cosa è contro?

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.
(S. Penna)

Noi esseri umani a volte ci danniamo l’anima per affermare le nostre idee (spesso riduzionistiche), far prevalere le nostre ragioni (ancor più spesso, intimamente personali) su tematiche tanto complesse quanto delicate come Unioni civili, famiglie tradizionali, famiglie allargate, amore-etero, amore-omo, amore-poli.

Per convincere o per convincerci, spesso, tiriamo in ballo la Natura a supporto delle nostre credenze: “non si può accettare, è contro Natura!!!” – si sente dire.

A me sembra, a volte, che abbiamo dimentichiamo (o facciamo finta di averlo dimenticato) di far parte integrante della Natura stessa, ed ergendoci ad esseri superiori ci attribuiamo il potere di decidere e giudicare cosa è naturale e cosa no, ignorando completamente ciò che la vita ci mostra ogni giorno.

“Quello che non risolve il pensiero lo risolve invece la vita”, scriveva C. G. Jung, e la vita della Natura ci insegna altro. Essa è sufficientemente ampia e varia da accogliere un’estesa moltitudine di comportamenti, orientamenti, tendenze. Nessuno può arrogarsi il diritto di ritenersi più “naturale” di un altro. I numeri, la statistica possono parlarci della frequenza con cui questa o quella cosa si presenta, ma è solo uno dei tanti aspetti del reale.

Tutti, nella loro unicità e diversità, vanno a dare forma e consistenza alla Natura nel suo complesso.

E’ Natura la fedele monogamia delle coppie femmine di Albatros delle Hawaii, che allevano la prole come le coppie etero.

E’ Natura il cigno nero australiano che nel 25% dei casi fa coppia con un altro maschio della propria specie, e alleva con successo piccoli cigni che non risentono dell’orientamento sessuale dei genitori.

E’ Natura il cambio di sesso spontaneo del pesce pagliaccio dopo una certa età.

E’ Natura il serpente giarrettiera del Manitoba che si accoppia attraverso mega-orge in cui il maschio a volte si traveste da femmina utilizzando feromoni simili a quelli dell’altro sesso.

E’ Natura lo Hihi, volatile della Nuova Zelanda, incline a violenti scambi di coppia ogni qualvolta una femmina entra nel territorio di un maschio che non è suo partner, con il risultato di avere molti piccoli non figli del maschio della coppia.

E’ Natura lo squalo elefante con i suoi accoppiamenti sadomaso che lasciano segni e cicatrici sulle pinne della femmina, così come le oltre 1500 specie di animali che mostrano con chiarezza comportamenti omosessuali vari: dall’accoppiamento fino all’allevamento della prole.

Certe cose possono sorprendere, dare gioia, fastidio o indifferenza; si possono condividere, ostacolare o si può provare disinteresse. Dipende dalla visione di ognuno, da quello che ci è stato insegnato, da quello che abbiamo imparato, da quello che ci circonda e ci influenza, da quello che sappiamo e da quello che ignoriamo, da quello che siamo o vorremmo essere, da quello che temiamo e da chissà quanto altro.

Sia in un caso, sia in un altro o nell’altro ancora, certe cose in Natura semplicemente esistono e accadono al di là della nostra volontà, delle nostre idee e visioni.

Dunque si può essere d’accordo o meno, si può non avere un’opinione precisa al riguardo, si possono avere idee vaghe, perplessità, dubbi ragionevoli e meno – o al contrario – sicurezze, garanzie e certezze che ci portano persino a sentirci in diritto di sparare sentenze. Ma qui siamo già in altri territori. Non siamo più nel campo di ciò che è naturale o non lo è. Siamo nella dimensione dei giudizi, dell’etica, della morale, dell’ideologia, della religione e di quello che ci gira intorno: di ciò che è considerato giusto o sbagliato, bene o male. Territori nei quali la Natura è estranea.

In ogni caso, comunque la si pensi e in qualunque modo si è arrivati a pensarla proprio in quella maniera piuttosto che in un’altra, parlare di comportamenti e situazioni contro-Natura mi sembra uno sproposito, come dimostra la Natura stessa. Nei cigni neri, negli albatros, nei pesci pagliaccio, nei serpenti giarrettiera, negli squalo elefante o nei comportamenti e nelle tendenze umane a loro assimilabili, di contro-natura forse c’è solo la condanna inappellabile espressa dalla limitatezza delle nostre convinzioni.

 

Tu devi poter vivere con te stesso, non a spese del tuo vicino. L’animale del gregge non è il parassita di suo fratello né il suo tormentatore. Oh uomo, hai persino dimenticato che anche tu sei un animale.
(C. G. Jung)

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Mirco Zurlo
"Quando non si conosce la verità di una cosa, è bene che vi sia un errore comune che fissi la mente degli uomini. La malattia principale dell'uomo è la malattia inquieta delle cose che non può conoscere; e per lui è minor male essere nell'errore che in quella curiosità inutile".

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