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La filmografia sulla Resistenza

Subito dopo la Liberazione dal nazifascismo e la fine della seconda guerra mondiale, in Italia iniziarono a prolifare migliaia di film dove un aspetto molto importante veniva sottolineato, il ruolo determinante della Resistenza dopo l’Armistizio dell’8 Settembre 1943.
Un inserto del 2007 di Patria Indipendente prova a stilarne un elenco molto esaustivo (qui il link della lista http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2007/4/32-35_INSERTO_Cinema.pdf).

I film presenti nella lista trattano direttamente delle tematiche partigiane e di vicende personali e collettive assurte a simbolo della lotta di Liberazione, ma anche di quelli che mettono in scena storie e personaggi di finzione sullo sfondo del periodo storico. Per questo compaiono sia le pellicole che fanno parte a pieno titolo del Neorealismo, la grande corrente di rinnovamento del nostro cinema, sia quelli caratterizzati da un impianto drammatico di tipo “tradizionale”che, per un certo periodo, seguirono e affiancarono il nuovo stile.

E ancora, le incursioni della “commedia all’italiana” che illustrano comportamenti, eroismi, vizi e virtù degli italiani durante il ventennio e nei mesi cruciali dell’occupazione nazifascista, così come le rivisitazioni compiute dal cinema civile e politico durante la stagione del centrosinistra e nei decenni successivi.
La lista sconfina dall’ambito resistenziale propriamente detto per includere anche titoli che affrontano la fase dell’antifascismo, dell’esilio e del confino, la guerra d’Africa, la campagna di Russia, la tragedia dell’Olocausto, i disagi e i problemi dell’immediato dopoguerra. Sono esclusi, invece, film comici, farse e parodie realizzate nel dopoguerra e ambientate durante il conflitto.

Per ovvi motivi temporali nella lista ad esempio non è presente “L’Uomo che Verrà” di Giorgio Diritti del 2009, dove viene ricordata una delle pagine più brutte, l’eccidio di Marzabotto, ma con la speranza nel futuro data da un nuovo nascituro.

Degli estratti da film presenti nella lista:

Due lettere anonime, di Mario Camerini (1945)
Achtung! Banditi!, di Carlo Lizzani (1951)
Il generale Della Rovere, di Roberto Rossellini (1959)

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Mauro Stracqualursi
"Bisogna sempre essere ebbri. Tutto è in questo:è l'unica questione. Per non sentire l'orribile peso del tempo.. che vi rompe le spalle e vi curva verso la terra... Dovete inebriarvi senza tregua.[...] Ma di che? Di vino,di poesia o di virtù,a Vostro talento. Ma inebriatevi. E se talvolta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde d'una proda, nella solitudine tetra della Vostra camera, Vi destate, diminuita già o svanita l'ebbrezza, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che sfugge, a tutto ciò che parla, domandate che ora è: ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, Vi risponderanno: E' l'ora di inebriarsi! Per non essere schiavi martoriati del Tempo, inebriatevi,inebriatevi senza posa! Di vino,di poesia o di virtù... a Vostro talento.." "Inebriatevi" - C. Baudelaire.

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