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Non sbagliate di nuovo, Rodotà Presidente della Repubblica!

L’elezione del Presidente della Repubblica è un bivio cruciale per il futuro dell’Italia: da una parte c’è la politica che abbiamo visto in questo ventennio, con una destra impresentabile in qualsiasi altra nazione del pianeta Terra e una sinistra troppo spesso divisa, timida e  balbettante che non ha saputo contrastare efficacemente Berlusconi.  Ora c’è la possibilità di  una svolta che darebbe di nuovo dignità alle istituzione e speranza per il futuro: Rodotà presidente della Repubblica.
Fin dai primi colloqui è stato evidente che la partita per il Colle avrebbe sbloccato anche la nascita del nuovo Governo: lo sapevano tutti, Bersani, Berlusconi e Grillo. Troppo alta la posta in gioco.

Un nome come Amato, D’alema (orrore) e simili significherebbe inciucio, magari mascherato con altri nomi come governo di scopo o giù di lì, con il Pdl.  Rodotà potrebbe voler significare  governo di cambiamento con l’appoggio esterno del M5s. E’ un treno irripetibile e il Partito Democratico si gioca la sua credibilità attuale e futura.

Le elezioni di febbraio hanno mostrato chiaramente la distanza siderale tra i partiti “tradizionali” e la popolazione, tutto questo si è tramutato in un 25 % al M5s che con molti limiti e alcuni pregi è entrato in parlamento. La cosa che dovrebbe far riflettere i vertici di Via del Nazzareno è molto semplice:  nei 10 nomi delle famose Quirinarie di Grillo anche la base della sinistra si riconosce. Ci sono differenze siderali per quanto riguarda idee, ideali ed organizzazione (per fortuna direi) tra queste due forze politiche, ma una buona parte dell’elettorato è simile: é quella parte di popolazione che si è stancata dei soprusi, dei collusi, della corruzione dilagante, delle leggi ad personam,  che hanno portato l’Italia in un degrado economico ma soprattuto civico. Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, oggi sulla sua pagina facebook scriveva: ” è del tutto evidente che il Pd sta per tirare un rigore senza portiere. Sbagliarlo sarebbe impossibile, quindi possono sbagliare”. Almeno per questa volta speriamo di non sbagliare.

Ecco l’Appello per Stefano Rodotà Presidente della Repubblica

Il ruolo del Presidente della Repubblica è una fondamentale garanzia costituzionale e, proprio in quanto tale, è sempre più importante in un contesto politico incerto.

Questa fase storica è, per la nostra Repubblica, particolarmente complessa, perché il paese attraversa una trasformazione importantissima, densa di difficoltà e di opportunità. A deciderne la direzione saranno le scelte che verranno operate nei prossimi mesi e il prossimo Presidente della Repubblica avrà in questo un’importanza determinante.

Gli italiani si chiedono chi potrà svolgere con adeguata sensibilità questa importante funzione.

Tra i molti candidati citati in questi giorni, noi cittadini del mondo delle professioni, della cultura, dell’associazionismo, dei movimenti, uomini e donne di diversa fede politica, sosteniamo Stefano Rodotà.

Da sempre attento al tema dei diritti della persona e della responsabilità, conosce a fondo il senso politico e sociale delle nuove tecnologie, riflette da tempo sulle loro conseguenze nel campo dei diritti e interpreta le opportunità che offrono per un rinnovamento e uno sviluppo della democrazia. Ma non solo.

In perfetta coerenza con tutto questo, negli ultimi anni si è preoccupato di sottolineare un tema essenziale: quello della giustizia sociale e della gestione pubblica dei beni comuni. Rodotà dimostra una straordinaria consapevolezza intorno al fatto che in un momento di gravissima crisi diventano prioritari i diritti alla sopravvivenza. Per questo ha insistito sulla istituzione di un reddito di cittadinanza per tutti.

Rodotà è un laico che rispetta ogni confessione religiosa. Sempre attento alla differenza del pensiero femminile e ai contributi da esso generati, è uomo del dialogo che rifiuta la violenza come strumento per la risoluzione delle controversie.

Noi riteniamo che Stefano Rodotà incarni fedelmente i valori della nostra carta fondamentale.

E il nostro paese ha bisogno di una persona come lui, indipendente, di grande saggezza ed esperienza e con una visione moderna dei problemi, che sia garante della Costituzione italiana ed europea.

Se come supremo garante del nostro assetto costituzionale avremo una figura adeguata ai tempi, gli italiani potranno avere maggior fiducia nel sistema, sapranno che le pulsioni autoritarie potranno essere fermate, la logica dell’”uomo solo al comando” potrà essere vinta.

Vi chiediamo quindi di sottoscrivere questo appello per raccogliere il più ampio consenso intorno a alla candidatura di Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica e di sollecitare i membri del Parlamento di tenere in conto la voce delle cittadine e dei cittadini italiani.

Qui la pagina per sottoscrivere l’appello.

Questi i nomi dei primi firmatari: Laura Abba, Giovanni Boccia Artieri, Raffaele Barberio, Sofia Basso, Gabriel Benigni, Sara Bentivegna, Marco Berlinguer, Mariella Berra, Vittorio Bertola, Stefano Maria Bianchi, Carlo Blengino, Stefano Bocconetti, Raffaela Bolini, Giuseppe Bronzini, Massimo Brutti, Rosangela Caberletti, Luciano Canfora, Andrea Capocci, Mauro Capocci, Luciana Castellina, Giuseppe Corasaniti, Stefano Corradino, Robert Castrucci, Vanni Codeluppi, Fiorello Cortiana, Stefano Cristante, Umberto Croppi, Domenico D’Amati, Nicola D’Angelo, Fiorella De Cindio, Giulio De Petra, Tana De Zulueta, Juan Carlos De Martin, Santo Della Volpe, Ettore Di Cesare, Arturo Di Corinto, Vittorio Emiliani, Massimo Esposti, Antonello Falomi, Tommaso Fattori, Marisa Fiumanò, Carlo Formenti, Francesca Fornario, Anna Carola Freschi, Tommaso Fulfaro, Domenico Gallo, Filippo Giannuzzi, Alessandro Gilioli, Giuliano Girlando, Alex Giordano, Beppe Giulietti, Sandro Gobetti, Leda Guidi, Nello Iacono, Antonello Impagliazzo, Raniero La Valle, Riccardo Luna, Betto Liberati, Fiorella Mannoia, Gianfranco Mascia, Flavia Marzano, Loris Mazzetti, Enrico Menduni, Angelo Raffaele Meo, Claudio Messora, Fulvio Molena, Fausto Napolitano, Maso Notarianni, Ugo Onelli, Federico Orlando, Gianni Orlandi, Ottavia Piccolo, Marco Quaranta, Mauro Paissan, Flavia Perina, Antonio Pizzinato, Luca Poma, Giovanni Razza, Marco Ricolfi, Anthony Rimoli, Carla Ronga, Giulia Rodano, Claudio Rossoni, Ernesto Maria Ruffini, Laura Sartori, Fulvio Sarzana, Marcella Secli, Giovanna Sissa, Guido Scorza, Luca Telese, Tommaso Tozzi, Carlo Testini, Nicola Tranfaglia, Luca Tremolada, Marco Trotta, Stefano Trumpy, Francesco Tupone, Luigi Vernieri, Vincenzo Vita, Carlo Von Loesch, Felice Zingarelli.

 

 

 

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Notizie su Umberto Zimarri

Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

5 Commenti

  1. Sull’onda emotiva degli ultimi tempi determinata dalle tante news su carezze e abbracci di Papa Francesco ai disabili, ai non vedenti, ai bambini, ai cagnolini, etc., Bersani non poteva fare a meno di seguire un così pio esempio e finalmente oggi si è avvinghiato con discrezione ad Angelino.
    «Non abbiate paura della tenerezza».

  2. Matteo

    io già non concepisco il solo fatto di consultarsi con quel porco….figuriamoci di andare a votare una sua scelta…..l’unica consolazione è la coerenza di SEL!!!

  3. loscemodelvillaggio
    loscemodelvillaggio

    ooo!!era ora!finalmente una faccia nuova!
    Giorgio Napolitano……………

  4. loscemodelvillaggio
    loscemodelvillaggio

    Ma perchè il pd non ha appoggiato Rodota’,giurista di sinistra (il peggior incubo di Berlusconi)??Per fare dispetto ai grillini tanto corteggiati per due mesi?
    Autogol clamoroso.Praticamente hanno dato a Berlusconi (terza forza dopo le politiche) la facoltà di proporre un candidato vincente,facoltà che avrebbe dovuto avere Bersani.
    E tutto ciò per proporre Prodi,che il centro sinistra ha fatto cadere dalla poltrona per ben due volte.
    Cioè ci rendiamo conto che se oggi siamo riusciti ad avere uno straccio di presidente,chiunque esso sia,è grazie al pdl??
    Chi è causa del suo mal…

  5. Mirco Zurlo

    “No, non perchè è il candidato del m5s. Il motivo è un altro ed è ben più radicato e profondo.

    Leggete voi stessi quello che Stefano Rodotà scriveva nella:

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SULLA STRAGE DI VIA FANI SUL SEQUESTRO E L’ASSASSINIO DI ALDO MORO E SUL TERRORISMO IN ITALIA”…

    http://fractionsofreality.blogspot.it/2013/04/ecco-perche-stefano-rodota-non-sara.html

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