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Ieri, Poggy, Domani…Sangiovannese! Le Pagelle.

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Un bilancio sul futsal sangiovannese dopo cinque giornate di campionato. Le pagelle:

CHRISTIAN LOMBARDI 7

Professionista esemplare che si fa trovare pronto quando Imperioli non sa chi mettere in porta. Nella sfida contro il Ceccano, accantonata la stuzzicante idea “portieri volanti”, il mister lo schiera titolare e il Russell Crowe della Zagannea non stecca. Dice Russell Crowe per via de “Il Gladiatore”? No, “A Beautiful Mind”. La sua mente, tra genio e follia, sviluppa in tempo reale complessi algoritmi che gli consentono di comprendere in anticipo traiettoria, velocità e potenza dei tiri indirizzati verso la sua porta. Potrebbe essere il titolare di questa squadra, ma persiste nel solita cattiva abitudine: a seguito di ogni parata emette dei suoni osceni come se sodomizzato da quattro cloni di Mattia Tedeschi in una gang bang.

ANTONIO LEPORE 7,5

L’ultimo pallone bloccato con le mani risale a un infuocato derby Ravano-Tordoni 1-0 del 1998, categoria Esordienti. Fu un retropassaggio, punizione di seconda, gol e vittoria per il Ravano che a distanza di anni ancora brucia.  Un tale trauma giovanile ha provato il portierone nella psiche tanto che oggi si esibisce in tripli carpiati e salti mortali per respingere palloni del tutto innocui. The Wall (respingo ma non blocco) è comunque spesso decisivo e nella vittoria sul San Vito c’è la sua firma.

DAVIDE CORSETTI S.V.

Il grande colpo estivo della Sangiovannese che si aggiudica le prestazioni di questo promettente estremo difensore  per due lire…nel senso che è stato pagato con una moneta che non ha alcun valore.  Imperioli lo considera un magazziniere o poco più, il vice presidente  D’Arpino lo utilizza come colf e gli fa lavare i piatti con i guanti da portiere. Casalingo disperato.

SIMONE SPIGARELLI 8 –

Sempre a segno in questo inizio di stagione, 8 reti e prestazioni di altissima qualità. Tutto ciò nonostante sia costretto a giocare con il dentifricio nelle scarpe a causa dei sabotaggi di Luca Petrucci, compagno di squadra che mal digerisce l’idea di  dover cedere lo scettro di capocannoniere.  La scena è ormai nota: Spiga realizza e Poggy con gioia “sincera” corre per sommergerlo in un abbraccio; una roba tipo la seconda classificata di Miss Italia quando salta addosso alla vincitrice…

GIANMARCO CICHELLI 7

Sotto la gestione di Coach D’Arpino era diventato un soprammobile del campetto di San Cataldo. Mister Imperioli crede in lui e quando al 20’ di Sangiovannese-Anagni convoca d’urgenza un intero reparto dei Vigili del Fuoco per sbullonarlo dalla panchina il buon Cico, seppur arrugginito, ripaga la fiducia con un’ottima prova impreziosita da un gol. 

MATTEO PETRUCCI 6

Un’illusione svanita nel nulla quella di Matteo. Lui vorrebbe coltivare la sua passione per il futsal realizzando così il sogno di centinaia di ragazzi sangiovannesi (diventare il Poggetto di domani), ma qualcosa non va per il verso giusto. Il fratello fa pressioni per un trasferimento nel mondo del calcio in quanto “si  gioca in 22, quindi le risse sono più frequenti e qualitativamente migliori” , a quel punto Matteo accetta. Il ragazzo si cala perfettamente nel nuovo ruolo difatti all’esordio si fa espellere dopo nemmeno 10 minuti.

AURELIANO PETRUCCI 5

Il dandy della Sangiovannese ha la grinta di Gianni Cuperlo; schierato dal primo minuto nella trasferta serale contro il Morolo si dimostra sveglio come un’operatrice rumena al call center del 190 il primo giorno di lavoro. In campo si fa notare soltanto per un’attenzione maniacale nel sistemarsi i capelli.

MATTEO DI MANNA 6,5

Pulici e Graziani, Vialli e Mancini, Holly e Tom, Di Manna e Folcarelli. Un inizio di campionato difficile per il Kaimano sangiovannese, apparso disorientato senza il gemello del gol Franco Folcarelli. Impossibile non notare quelle espressioni tra il malinconico e il languido degne del peggior Ricci in versione cuore di panna. Abbandonato a sé stesso, Di Manna si riscatta in occasione della trasferta ad Atina con una prestazione di grande sostanza. Nell’ultima gara casalinga rimane in panca per tutto il match così come avrebbe fatto l’amico del cuore. Un tributo doveroso.

FEDERICO RENZI 7,5

Un inizio di stagione singhiozzante per “Capitan Finalmente” frenato da qualche problema fisico di troppo. Alcuni parlano di fisiologici acciacchi dovuti all’età, altri sostengono che Renzi sia vittima di insistite macumbe ad opera di Luca Petrucci che, roso dall’invidia, non si rassegna ad essere un numero 2. Nonostante gli infortuni (e pur vivendo da separato in casa con il piede destro) fornisce un contributo fondamentale in termini di esperienza e fantasia. Con la fascia da capitano al braccio è evidentemente ancor più leader di questa squadra tant’è che viene facile il paragone con Francesco …  Lodi ai tempi del Catania.

UMBERTO ZIMARRI S.V.

Il giocatore di calcetto con la scorta. Una storia dai risvolti tragici quella di Zimarri. Tutto ha inizio quando la scorsa estate si concede una vacanza a Napoli,  precisamente Scampia. Appena arrivato nota una vivace lite tra condomini ed improvvisa all’istante un discorso sull’urgenza di legalità. Due bambini che casualmente passavano di lì nell’ascoltare la  solita supercazzola muoiono di sonno. Gli uomini del clan Di Lauro gridano vendetta e dal quel momento Zimarri finisce per vivere sotto protezione. Imperioli per non mettere a repentaglio l’incolumità del giocatore preferisce schierarlo con il contagocce. Zimarri però non la prende bene e, quando è chiamato in causa, scende in campo con l’eleganza degna di un toro di Pamplona rendendosi protagonista di interventi scomposti che in Lousiana sarebbero da sedia elettrica.

MATTIA TEDESCHI 7,5

Una preparazione estiva massacrate fatta di Km e Km sul litorale laziale ne ha rallentato i tempi di inserimento negli schemi di Imperioli. Una volta smaltiti i carichi di lavoro (tappeti ed elefantini di legno) il gioiello della sangiovannese è tornato ad essere l’Ogbonna di un tempo. Con le nuove divise sociali “total black” getta nello scompiglio le difese avversarie soprattutto nelle partite in notturna. Per il resto è il solito giocatore di cuore, letale nelle ripartenze e baluardo insuperabile nelle mischie difensive dove fa valere tutti i suoi centimetri.Si parla di altezza…!

PIERPAOLO BASTONI 6+

Il giocatore con il cognome d’arte scelto in onore di Umberto Zimarri e Mattia Tedeschi è l’uomo in più di questa Sangiovannese. Ha un’autonomia di 2 barra 3 minuti, tuttavia in quel  lasso di tempo riesce a realizzare persino qualche doppietta. In panca sbraita dispensando consigli che restano inascoltati come un discorso di Napolitano la sera del 31 dicembre. Refrattario alla fase di ripiegamento difensivo, nella vita ha scelto il futsal perché consapevole che nel calcio sarebbe perennemente in fuorigioco.

SIMONE CASINELLI 6,5

Le discese sulla fascia nel torneo rionale gli sono valse la riconferma alla corte della Sangiovannese. Fa il suo esordio stagionale nella difficile trasferta di Atina, la superficie in tartan lo esalta e regala numeri di alta scuola. In passato ha giocato con i migliori interpreti sangiovannesi di questa disciplina, il bagaglio tecnico è dunque notevole ma talvolta si risparmia per non mettere a disagio Zimarri.

LUCA PETRUCCI 6 ++

Il procuratore, un certo Lele Mora, nel precampionato fa pressioni affinché al suo assistito venga assegnata la maglia numero 10. La società accetta e la mossa si rivela tanto astuta quanto spiazzante. Gli avversari per scongiurare il presunto rischio di dribbling funamboli lo ingabbiano in marcature asfissianti perdendo invece di vista i veri artisti del futsal sangiovannese (leggi Renzi & Spigarelli!). In realtà il fiuto per il gol di Poggy Rubacuori  è come quello di Amauri ubriaco. Spesso imbeccato alla perfezione dai compagni, va in confusione e mima l’esultanza di Mark Bresciano ancor prima di segnare. Per molti versi un rivoluzionario. Al di là però dello scarso feeling con le segnature è sinora protagonista di un campionato di grande sacrificio  e sembra perfettamente integrato negli schemi di Imperioli tant’è che quando il mister urla “trasliamo questa Y” lui improvvisa il balletto di YMCA dei Village People.

GIORGIO TORI 6,5

Le Convenzioni di Ginevra e il Codice Etico della Sangiovannese non consentono al mister di schierarlo in contemporanea con Umberto Zimarri. E’ il numero 1 in Ciociaria nella specialità “tiro al volo a campanile”. Nei momenti difficili della partita tiene fede al suo cognome.

CARLO PETRUCCI 6

O’ Animal”, ferito nell’orgoglio dopo un comunicato del giudice sportivo, torna al calcetto giocato per dimostrare anche ai più scettici che lui non è secondo a nessuno. Obiettivo: ottenere nel giro di un mese una squalifica maggiore rispetto a quella inflitta qualche settimana fa a un collega della Juniores.

DANIEL RICCI 7 =

A uno che nel fisico ricorda un po’ Peter Crouch un po’ Marco Pannella al ventesimo giorno di sciopero della fame non gli daresti troppo credito. Se a questo aggiungi che Penna Bianca ha trascorso la passata stagione per lo più sul Vivalto Cassino-Roma, facendosi invece notare sui campi da gioco soltanto per le celebri punizioni calciate “tre metri sopra il cielo”, ecco che il giocatore è buono per i campionati amatoriali di Zumba. Invece, “Capitan Once Upon a Time” smentisce tutti e si presenta ai nastri di partenza della Serie D con il piglio giusto. Probabilmente soddisfatto delle buone prestazioni nelle prime gare decide di regalarsi una tre giorni di “vacanze romane”. Al ritorno in campo (Virtus San Vito) il dramma : il giocatore è un Frankestein con la vivacità di Aureliano, lo scatto bruciante di Zimarri, il doppio passo di Folcarelli, il tiro da fuori di Pelagalli e la lucidità sotto porta di Poggetto.

ANDREA D’ARPINO (dirigente accompagnatore) 4 ++

Causa artrosi ha preferito appendere i guanti al chiodo, decisione tardiva ma comunque salutata in paese con caroselli e spettacoli pirotecnici. Entra di diritto nella Hall of Fame di questo sport come “portiere daltonico peggio vestito dal dopoguerra ad oggi”.

FRANCESCO IMPERIOLI (allenatore) 7,5

Mica facile fare l’allenatore alla Sangiovannese: Ti volti, dai un’occhiata alla panchina cercando qualcuno che possa dar respiro ai calciatori in campo e vedi Umberto Zimarri…a quel punto pensi che tutto sommato Liedholm non sbagliava quando diceva che con l’uomo in meno si gioca meglio

Spero di non aver dimenticato nessuno. In chiusura, nel complimentarmi sinceramente con tutti  per l’ottimo inizio di torneo, segnalo per chi fosse interessato alle vicende della Sangiovannese C5 la pagina facebook ufficiale della società: https://www.facebook.com/pages/Asd-Sangiovannese-Calcio/51151281226603

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