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E’ tutto un reality show!!

In questi ultimi anni ci siamo trovati di fronte sempre più, a dire il vero a me non capita forse perché la televisione la seguo solo per vedere le serie animate come South Park o i Griffin, alla spettacolarizzazione di massa delle tragedie, e di come i mass media e soprattutto i telespettatori sembrano averne sempre più bisogno. Ma quando è stato  superato questo limite, il tutto da semplice notizia a circo mediatico?

Credo che forse quel limite a memoria di molti, io ancora non ero nato, fu la tragica morte del piccolo Alfredino Rampi, il 13 giugno 1981. Lo sfortunato bambino, caduto in un pozzo artesiaso, dopo quasi tre giorni di tentativi falliti di salvataggio morì dentro il pozzo. La televisione nazionale iniziò ad occuparsi del fatto, e conscia delle dichiarazioni del comandante dei Vigili del Fuoco di Roma, Elveno Pastorelli, di un tempestivo recupero, iniziò la diretta nella prospettiva di riprendere il salvataggio in diretta. Così purtroppo non fu. Resta la dichiarazione del giornalista Piero Badaloni e poi ripresa dalla trasmissione “La Storia siamo noi” di Giovanni Minoli: “era diventato un reality show terrificante”. Nel 2008 i Baustelle dedicarono una canzone al giovane Alfredino, criticandone soprattutto l’aspetto mediatico.

http://www.youtube.com/watch?v=ZVkLbFx9kBU

L’ultima tragedia in ordine di tempo è stata quella della “Costa Concordia”, che va a seguire  il cruento assassinio di Carmela Rea, e il tanto discusso quanto opinabile spettacolo di Avetrana, fino ad arrivare al lontano 30 Gennaio 2002, ovvero il delitto di Cogne.

Ormai è più che palese la morbosità di certi programmi, e di persone che ne fanno parte che arrivano fino al parossismo più assoluto, con un attimo si passa da Avetrana alle nominations del Grande Fratello. Non sono un esperto di sociologia, ma pare più che evidente che c’è qualcosa che non va nella nostra società, nella nostra Cultura.

Per caso ascoltando Marco Liorni, “La Vita in Diretta” (grazie Wikipedia), in merito alla tragedia del Costa Concordia, si parlava della cena di Francesco Schiettino e di come qualcuno possa aver asserito che nonostante l’incidente, il comandante della nave fosse tranquillo al suo posto in tavola e avesse chiesto anche il dessert… Cose da pazzi!! A cosa siamo arrivati, e cosa la gente morbosamente vuole sentirsi dire. Eh sì, sono questi i problemi dell’Italia. Applausi.

Riporto qui un commento di Enrico Mentana di questi giorni su un social network:

Sul caso della nave da crociera è arrivato davvero il momento di scalare molte marce: l’informazione gira su se stessa e invece di aggiungere nuovi elementi cerca solo spunti per “tenere alta” la storia sulle prime pagine. Anche questa presunta svolta sulla donna misteriosa a bordo sembra proprio una “prova tecnica” per passare dalle tragedia al reality infinito, come Cogne e Avetrana. Quindi è il caso di dare, da stasera, il buon esempio.

Come non quotare queste sacrosante parole.

 Trasmissioni per interi giorni a parlare delle stesse cose, Matrix, Porta a Porta, Verissimo, e chi più ne ha ne metta. Il trend pare sempre lo stesso, ogni qualvolta che  c’è una tragedia,subito  tutti ad ogni costo ad individuare il colpevole, l’eroe, le vittime… Così non va, c’è da fare marcia indietro!!

E’ troppo chiedere solo un po’ di rispetto per le vittime e per i loro familiari? Dai, non preoccupatevi… tanto adesso in nominations c’è Schiettino. Chi sarà il prossimo?

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Mauro Stracqualursi
"Bisogna sempre essere ebbri. Tutto è in questo:è l'unica questione. Per non sentire l'orribile peso del tempo.. che vi rompe le spalle e vi curva verso la terra... Dovete inebriarvi senza tregua.[...] Ma di che? Di vino,di poesia o di virtù,a Vostro talento. Ma inebriatevi. E se talvolta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde d'una proda, nella solitudine tetra della Vostra camera, Vi destate, diminuita già o svanita l'ebbrezza, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che sfugge, a tutto ciò che parla, domandate che ora è: ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, Vi risponderanno: E' l'ora di inebriarsi! Per non essere schiavi martoriati del Tempo, inebriatevi,inebriatevi senza posa! Di vino,di poesia o di virtù... a Vostro talento.." "Inebriatevi" - C. Baudelaire.

un Commento

  1. loscemodelvillaggio
    loscemodelvillaggio

    Bravo Laster.
    Da tempo mi sento indignato a causa dell’invasione di certi programmi in tv.Se accendi il televisore sei costretto a guardare perchè ovunque ci sono programmi come ‘pomeriggio 5’ e pseudo presentatori in stile D’Urso (leggi grandissima stronza)che si copiano tra loro,si fanno travolgere da epici orgasmi quando c’è un nuovo morto su cui sparlare,e che ti raccontano con cosa ha fatto colazione Michele ‘Misteri’ prima di uccidere la nipote.Tutto questo tra falsissime espressioni di struggimento e dispiacere.Dopo di ciò, cinque minuti di pubblicità ,e al ritorno in studio via con le puttanate del gf, e giù a ridere e scherzare, come se fino a poco prima avessero parlato di gossip e non di morti ammazzati.
    Per questo non rimpiango la tv di cui spesso non ho né disponibilità né tantomeno interesse.
    E’ pur vero che le gente in generale ha il gusto del macabro;quanto più una vicenda si fa fitta di mistero e di interrogativi,con una buona dose di sangue versato,più attira il pubblico.Poi ricamarci sopra è un gioco da ragazzi,e pum!Gli ascolti alle stelle.
    Non credo proprio che se l’assassino di Melania Rea fosse stato trovato il giorno dopo il delitto ci sarebbe stato tutto questo interesse sulla vicenda.

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