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Cos’è il 21 marzo?

Il 21 marzo oltre ad essere il primo giorno di primavera, dal 1996 è anche la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. é stato scelto il primo giorno di primavera, poichè simbolo di speranza e rinascita. Molte volte mi sono trovato a raccontare le storie di questi eroi involontari ammazzati perchè erano dalla parte della giustizia, della libertà e dello Stato, oggi però in questa giornata così particolare non mi sento degno di trovare parole che possano far capire il dolore di un familiare che ha perso tutto e quindi mi sembra giusto dare spazio alle parole di Margherita Asta  che a nome dei Familiari delle vittime innocenti della mafia, a Genova nella manifestazione organizzata da Libera ha realizzato un toccante intervento sottolineando l’importanza dell’Associazione Libera.

Cos’è Libera?Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.Il presidente dell’organizzazione è Don Luigi Ciotti,mentre  Il presidente onorario è Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia. Concretamente L’associazione ha combattuto numerose battaglie sociali come quella sulla legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. 

21 marzo contro le mafieLa Strage di Pizzolungo– Margherita Asta ha perso la madre e due fratellini nella Strage di Pizzolungo, strage dimenticata e sconosciuta per molti ma crudele come poche.  Cosa Nostra voleva far saltare in aria il procuratore Carlo Palermo che si era trasferito da Trento per seguire delle importanti indagini su un traffico di armi.  La mattina del 2 aprile del 1985 sulla strada statale che attraversa Pizzolungo, posizionata sul ciglio della strada statale, c’è un’autobomba pronta per l’attentato. All’altezza dell’auto carica di tritolo il veicolo di Carlo Palermo, supera una Volkswagen Scirocco guidata da Barbara Rizzo, 30 anni, che accompagna a scuola i figli Salvatore e Giuseppe Asta, gemelli di 6 anni. L’utilitaria si viene a trovare tra l’autobomba e la macchina del procuratore.  I Killer decidono di far esplodere l’autobomba comunque, nella convinzione che sarebbe saltata in aria anche l’auto di Carlo Palermo. L’esplosione si udì a chilometri di distanza.L’utilitaria invece fa da scudo all’auto del sostituto procuratore che rimane solo ferito. Nella Scirocco esplosa muoiono dilaniati la donna e i due bambini. Il corpo squarciato della donna viene catapultato fuori dall’auto mentre i corpi a brandelli dei bambini finiscono dispersi molto più lontano.

L’Intervento di Margherita Asta–  “Grazie Libera, in questi 17 anni molti di noi sono diventati adulti, padri, madri, nonne e nonni. Libera ci ha accompagnati e ci accompagna in questo cammino. Per molti di noi rappresenta una grande famiglia, quella che le mafie ci hanno tolto. Grazie per l’abbraccio che ci arriva da Genova. Grazie per l’abbraccio che ci arriva oggi da tutti voi arrivati da molte città italiane. Siamo più di 500 familiari qui oggi per continuare insieme a voi percorsi di giustizia.
La morte di Barbara, Giuseppe, Salvatore, Renata, Vincenzo, Giovanbattista, Domenico, Rita, Emanuela, Giacomo e di tutti gli altri non deve essere vana.
Dobbiamo sentire tutti la responsabilità della memoria. Questo paese ha bisogno di cambiare! Ciascuno di noi deve fare la propria parte! Non possiamo delegare tutto alla politica.
La politica deve però fare un passo avanti! Con coraggio deve approvare leggi che impediscano agli indagati e imputati di reati di mafia e corruzione l’accesso a ruoli di rappresentanza. Deve altresì tutelare e garantire i magistrati che indagano sui rapporti tra mafia e parti corrotte delle istituzioni.
Chiediamo che venga approvata una legge che possa colpire con più efficacia il reato di corruzione, sempre più diffuso nella nostra società!
Chiediamo che venga approvata una legge che equipari in via definitiva le vittime della criminalità organizzata, del dovere e del terrorismo. La Costituzione non fa differenza, la legislazione ancora oggi si.
Chiediamo che il 21 marzo venga riconosciuto come giornata nazionale della memoria e dell’impegno. Giorno della memoria che vuole e deve farsi impegno. Le vite delle nostre mamme, dei nostri papà, dei nostri fratelli, delle nostre sorelle hanno uguale dignità, e per noi famigliari il 21 marzo rappresenta tutti i nostri cari.
Sulla stele che ricorda mia madre e i miei fratelli c’è scritto “rassegnati alla morte e non all’ingiustizia le vittime del 2 aprile attendono il riscatto dei siciliani dal servaggio della mafia” Non facciamoli attendere ancora.
Tutti insieme possiamo riscattare il nostro paese, conoscere la verità e affermare giustizia.
Insieme possiamo segnare il nostro presente e scrivere pagine diverse di storia illuminate dal sole di un’eterna primavera.
Spero che non siano più lacrime a bagnare la nostra terra, spero che tanto dolore abbia fatto e faccia germogliare il seme del coraggio e della responsabilità.
Coltiviamolo con passione e amore perché nella vostra vita e nella mia risplenda il sole ogni volta che un bimbo sorride.”

 

 

Fonti: http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6163; http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina41

http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Pizzolungo

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Notizie su Umberto Zimarri

Umberto Zimarri
..Io, giullare da niente, ma indignato, anch'io qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico sperando però che tu non le prenda come un gioco, tu, ipocrita uditore, mio simile... mio amico...

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