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“Cesare deve morire”, il film della settimana

“Cesare deve morire”, vincitore dell’Orso d’oro di Berlino, è il film della settimana su L’Indifferenziato.

Le altre uscite del weekend: la commedia americana “50 & 50” di Jonathan Levine, l’horror “The Woman in Black” di James Watkins ed il thriller “Safe House – Nessuno è al sicuro” di Daniel Espinosa. Altre tre uscite invece per il cinema italiano, la commedia “Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone, l’azione con “Henry” di Alessandro Piva e il drammatico “Gli sfiorati” di Matteo Rovere.

Paolo e Vittorio Taviani, con “Cesare deve morire”, riescono a far trionfare il cinema italiano ad un festival importante come quello di Berlino, conquistando l’Orso d’Oro come miglior film. Riconoscimento che mancava all’Italia dal 1991, quando l’ambito premio fu vinto da “La casa del sorriso” di Marco Ferreri.

Il film, girato in stile docu-fiction, è stato diretto all’interno del carcere di Rebibbia di Roma, e gli interpreti non sono altro che alcuni detenuti del carcere romano.

La trama. Il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell’anno la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/attori interessati partecipano al provino con il declinare le proprie generalità in due modalità emotive diverse. Completata la selezione, viene chiesto ad ogni singolo attore di imparare la parte  nel proprio dialetto d’origine. A dirigerli il regista Fabio Cavalli.

I fratelli Taviani sono consapevoli del valore del teatro soprattutto nei carceri, come veicolo di reinserimento nella società, e nel farlo usano varie cifre stilistiche, come il bianco e nero e la ripresa di elementi peculiarmente pirandelliani come la ricerca della verità nella finzione, in più aggiungendo la componente linguistica. Infatti in un’intervista a Rai News 24, i due registi hanno dichiarato:

che uno dei motivi per cui hanno girato questo film è l’aver sentito la traduzione di Shakespeare in napoletano, siciliano e pugliese.

Un film da vedere, e una ribalta non indifferente per il nostro cinema, che solo grazie a registi come i fratelli Taviani riescono ancora a sperimentare senza alcuna paura. E i risultati sembrano esserci.

Buona visione, vi lascio al trailer.

 

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Mauro Stracqualursi
"Bisogna sempre essere ebbri. Tutto è in questo:è l'unica questione. Per non sentire l'orribile peso del tempo.. che vi rompe le spalle e vi curva verso la terra... Dovete inebriarvi senza tregua.[...] Ma di che? Di vino,di poesia o di virtù,a Vostro talento. Ma inebriatevi. E se talvolta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde d'una proda, nella solitudine tetra della Vostra camera, Vi destate, diminuita già o svanita l'ebbrezza, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che sfugge, a tutto ciò che parla, domandate che ora è: ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, Vi risponderanno: E' l'ora di inebriarsi! Per non essere schiavi martoriati del Tempo, inebriatevi,inebriatevi senza posa! Di vino,di poesia o di virtù... a Vostro talento.." "Inebriatevi" - C. Baudelaire.

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