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Juniores: Asd Sangiovannese – Campoli A. 3-3

E’ finita con un rocambolesco 3-3 la partita della quarta giornata del campionato juniores provinciale (girone B) tra l’ASD Sangiovannese e il Campoli Appennino. Un pareggio che non accontenta nessuno, anzi, lascia l’amaro in bocca ad entrambe le compagini che si sono affrontate presso il Comunale “Tommaso Di Santo”. Devono recitare il mea culpa per l’occasione persa, i ragazzi di mister De Angelis: partiti fortissimo, sopra di 2 gol già al minuto 18 con la bella doppietta di Vincenzo Tedeschi (7′ e 18′), sciupano una lunga serie di palle gol per chiudere la partita, poi rischiano addirittura di perderla (il 3-3 di Fabrizio Di Santo è siglato al minuto 86). Altrettanta amarezza anche per il Campoli Appennino che dopo aver sofferto per tutto il primo tempo, sotto 2-0, trova il gol che riapre l’incontro e che da forza e morale al 43′; ribalta la situazione nella prima parte della seconda frazione di gioco (2-2 al 54′, 2-3 al 69′); sfiora il 2-4 in almeno due occasioni e subisce il definitivo 3-3 a soli 4 minuti dal novantesimo.

junioresDue squadre dunque che sono rientrate negli spogliatoi, a fine gara, con molto rammarico. Entrambe, in momenti diversi, si sono illuse di portare a casa i 3 punti ma al 90′ si sono dovute accontentare di dividere la posta in palio. Per l’andamento del match, l’Asd Sangiovannese è sembrata più squadra: una buona manovra, possesso palla, tante occasione create ma anche poca concretezza sotto porta. Vincenzo Tedeschi, autore di due reti e Stefano Di Manna, dominatore del centrocampo, hanno trascinato i compagni nel primo tempo, ma tutta la squadra si è espressa su ottimi livelli: dalla difesa magistralmente guidata da Mattia Trementozzi all’inedito centrocampo che ha beneficiato dei preziosi innesti di Davide Passari e Fabio Renzi, fino all’attacco dove un ottimo Fabrizio Di Santo ha tenuto sulle spine l’intera difesa avversaria, giocando soprattutto per la squadra e favorendo gli inserimenti di Tedeschi e Yuri Petrucci. Il gol subito allo scadere del primo tempo ha scalfito sicurezze e convinzioni, cambiando l’inerzia della gara. Nel secondo tempo, almeno per una buona mezz’ora, è scesa in campo una lontana parente della Sangiovannese ammirata nella prima frazione di gioco: Tedeschi, Di Santo e Petrucci hanno latitato, il centrocampo è stato sovrastato dalla mediana avversaria e la difesa ha iniziato a traballare; persino il sempre sicuro Damiano Federici si è reso protagonista di almeno un paio di grossolani errori, anche a causa delle precarie condizioni fisiche che lo hanno limitato non poco nei movimenti. Sotto 3-2, con il morale sotto i tacchetti, quando tutto sembrava andare verso un’inevitabile sconfitta, i ragazzi di De Angelis hanno avuto la forza e il merito di non mollare e hanno agguantato il pareggio con un gol rocambolesco ma meritatissimo di Fabrizio Di Santo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Rinfrancati dal gol del loro bomber, la Sangiovannese nel recupero ha sfiorato il 4-3 con due belle conclusioni dal limite dell’aria di Stefano Di Manna e Carmine Tibello, ma il portiere del Campoli Appennino si è opposto con due belle parate.

stefano di mannaAlla fine, più che di un punto guadagnato, la sensazione che la partita ha lasciato, è che si sia trattato di due punti persi. Peccato davvero, ma questi ragazzi ci hanno fatto divertire ed emozionare e meritano senz’altro di essere seguiti e sostenuti da un pubblico più numeroso di quello che ieri si è visto sugli spalti.

 
I voti de “L’indifferenziato”:
Damiano Federici 5
Stefano Passari 5,5
Mattia Trementozzi 6,5
Luca Serracino 6
Luca Pellegrini 5,5
Davide Passari 6,5
Yuri Petrucci 6
vincenzo tedeschiStefano Di Manna 7
Fabio Renzi 6,5
Vincenzo Tedeschi 7
Fabrizio Di Santo 6,5
Daniele Sera 5,5
Carmine Tibello 6,5
Lorenzo Federici s.v.
All. De Angelis 6

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Mirco Zurlo
"Quando non si conosce la verità di una cosa, è bene che vi sia un errore comune che fissi la mente degli uomini. La malattia principale dell'uomo è la malattia inquieta delle cose che non può conoscere; e per lui è minor male essere nell'errore che in quella curiosità inutile".

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